«È fondamentale ricordare, meditare, riflettere e analizzare. Non dimenticare. Il 27 gennaio ricorre la data in cui i cancelli di Auschwitz furono aperti e il mondo conobbe l’orrore che fino a quel momento aveva deciso di ignorare»: così inizia la nota congiunta delle segreterie sindacali Cgil, Cisl e Uil di Ascoli, nel ricordare il Giorno della Memoria, ripresa come data simbolica per commemorare uno dei capitoli più bui della storia umana, l’Olocausto.
«Auschwitz divenne il simbolo dell’orrore della macchina di morte ideata dalla follia nazista alleatasi con l’Italia fascista, ma non dobbiamo dimenticare che fu la conseguenza di un pensiero univoco, radicato ed intriso di fredda ignoranza e di odio viscerale per il prossimo, il debole, il diverso.
Ricordare non è solo gettare un occhio critico al passato, ma anche e soprattutto verso il presente, alla luce del passato, per evitare che gli stessi errori si ripetano in forme diverse: la memoria è l’unico modo per stanarli.
La ricorrenza del Giorno della Memoria ci invita a commemorare le vittime del nazismo, a onorare chi ha rischiato e perso la propria vita per proteggere i perseguitati e a riflettere sull’importanza di non lasciare che l’orrore si ripeta. Per questo mentre guardiamo i documentari commemorativi e ci chiediamo “com’è potuto succedere?” non dobbiamo dimenticare di guardare ai “campi profughi” della rotta balcanica, di quelli in Libia, della Palestina e di tutti i popoli che vengono oggi perseguitati e oppressi.
In questo giorno – concludono i sindacalisti – siamo chiamati a unire le nostre voci, a raccontare le storie, a travolgerci nella memoria delle vittime e a impegnarci a costruire un futuro di rispetto e tolleranza. Non possiamo dimenticare. Non possiamo restare in silenzio. Perché non accada di nuovo. Contro ogni persecuzione».
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