Risultato perentorio nella sfida più attesa e temuta dell’anno: a L’Aquila la Samb di Palladini domina vincendo per 3-0, con reti di Chiatante, Guadalupi e Kerjota e portando a ben 12 le lunghezze di distacco dalla seconda in classifica, proprio L’Aquila, mentre perde punti anche il Teramo appaiato con il Chieti a -14. Insomma, al “Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia” è andato in scena l’ipoteca al campionato dei rossoblù: dodici punti e una così netta differenza messa in mostra in casa della diretta inseguitrice lasciano pochi dubbi. E’ il caso di abusare di una frase fatta: solo la Samb può, a questo punto, perdere l’appuntamento con la Serie C.
D’altronde la squadra guidata da mister De Feudis era imbattuta dall’arrivo del nuovo allenatore: 7 vittorie e 3 pareggi, 1 solo gol subito, nessun gol preso nelle ultime sette partite, solo vittorie in casa. Un castello che si è sgretolato in 90 minuti, sotto i colpi della formazione rossoblù.
Non che sia stata una passeggiata. Forte dell’apporto di circa mille tifosi, di cui 600 nel settore ospiti e gli altri sistemati nella tribuna, Palladini ha sorpreso tutti schierando fin dall’inizio la squadra con il 4-2-3-1, modulo sempre adottato in questa stagione, rinunciando quindi all’innesto di Tourè sulla mediana e schierarsi con 4-3-3. E dunque dal primo minuto Sbaffo, dietro a Eusepi, e a sorpresa Chiatante esterno d’attacco a sinistra.
L’avvio della Samb è veemente, chiude L’Aquila nella propria area e con Kerjota ha una grande occasione, ma l’attaccante, a tu per tu con Michielin, calcia debolmente. Dopo lo spavento L’Aquila inizia a giocare e prende il sopravvento nella parte centrale del tempo: al 13′ Sereni si libera al tiro dal limite, la sfera attraversa un nugolo di gambe ma Orsini è bravissimo in tuffo a deviare in angolo. Soffre la Samb: Sbaffo non ha ancora il passo dei giorni migliori, Chiatante non riesce a ribaltare l’azione, mentre Zini viene più volte toccato duro (sarà costretto ad uscire a fine primo tempo).
Al 32′ ancora padroni di casa pericolosi con Sereni: tiro cross che attraversa tutta l’area piccola, nessuno la tocca però.
Proprio nel momento di maggior sofferenza, ecco il gol: al 35′ Sbaffo lancia sul secondo palo Eusepi, colpo di testa del capitano che rimette la palla in mezzo, arriva Chiatante che calcia di sinistro, la palla entra nonostante il recupero di Michielin. Il secondo tempo, con Zoboletti terzino destro, non ha storia: al 2′ cross di Kerjota, velo di Sbaffo e Guadalupi corregge in porta di sinistro, da pochi passi (sesto gol).
L’Aquila non riuscirà più ad essere pericoloso, specie dopo il terzo gol di Kerjota al 31′, nel colpo di sua specialità, sinistro a giro dal limite. Nel frattempo, altre occasioni per Eusepi, Kerjota e un dominio netto.
Samb che dunque “vede” la Serie C ma ne finale si segnalano pesanti scontri tra le tifoseria in mezzo al campo, per una gestione del deflusso che forse non è stata ottimale.
Il tabellino
L’AQUILA (4-3-3): Michielin; Gueli, Alessandretti, Scognamiglio; Di Santo, Del Pinto (65′ Zuccherato), Barberini (59′ Maglione), Misuraca (72′ Giampaolo); Banegas, Belloni (65′ Persano), Sereni (A disposizione: Negro, Tropea, Savor, Brunetti, Russo. Allenatore: De Feudis.
SAMB (4-2-3-1): Orsini; Zini (46′ Zoboletti), Pezzola, Gennari, Orfano; Candellori, Guadalupi (81′ Lulli); Kerjota (78′ D’Eramo), Sbaffo, Chiatante (53′ Paolini); Eusepi, Sbaffo (63′ Moretti). A disposizione: Grillo, Baldassi, Battista, Touré. Allenatore: Palladini.
Arbitro: Bortolussi di Nichelino (Testai di Catania e Galluzzo di Locri)
NOTE: Marcatori: 35′ Chiatante, 47′ Guadalupi, 76′ Kerjota. Ammoniti: Zini, Del Pinto, Sbaffo, Kerjota. Angoli: 6-4. Recuperi: 5′ pt, 3′ st.
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