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Lacrime e applausi al “Memorial Strulli” (Foto) 

ASCOLI - Gremito il Teatro Filarmonici per l'evento che ha voluto rendere omaggio al compianto portiere dell'Ascoli 60 dopo la tragica morte. Presente anche il figlio Roberto Jr, nato due mesi dopo l'incidente, e che oggi ha voluto incontrare Giampaolo Mancini, il cui padre era grande amico del suo
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Un momento del memorial

 

 

di Filippo Ferretti

 

Un ricordo, una vicinanza, un legame che non sbiadiscono con lo scorrere del tempo. Anzi, a distanza di sessant’anni, la città, la squadra bianconera, gli appassionati e i nostalgici del gioco del calcio più autentico hanno voluto commemorare con impegno e affetto i sei decenni dalla morte di Roberto Strulli, avvenuta il giorno di San Valentino del 1965.

 

E’ accaduto ieri, sabato 25 gennaio, all’interno di un teatro Filarmonici gremito, in occasione del “Memorial Strulli”, con cui l’Arengo ha voluto rendere omaggio all’indimenticato numero uno bianconero di allora, reso possibile grazie all’impegno di Alessandro Spadea, dei club “Veterani AP” e “Pallonari Ascoli” e dell’assessore Nico Stallone.

 

La serata, presentata con coinvolgimento da Antonella Regnicoli e da Armando Falcioni, è partita proprio da quel match, avvenuto mentre si disputava la quarta di ritorno del girone C della serie C, presso lo stadio “ Ballarin” di San Benedetto, dove era di scena il derby con la squadra ascolana. Una tragica fatalità durante un’azione di gioco e, improvvisa, la morte del giovane portiere bianconero.

 

Una tragedia nella tragedia, perché Roberto era atteso a fine gara a Monsummano Terme, dove a casa ad aspettarlo era sua moglie Luana, prossima a mettere al mondo la loro creatura. Quel bambino che non avrebbe mai visto nascere e crescere e che ha voluto partecipare di persona al Memorial ascolano per celebrare la figura di suo padre, accompagnato da suo figlio Cristian.

 

Tutto questo per evidenziare il vuoto, il sentimento, il peso che la storia di Roberto Strulli ha lasciato nella memoria di tanti, sia tra i seguaci dell’Ascoli Calcio che nell’universo sportivo. Un evento la cui importanza è stata più volte evidenziata nell’evento in teatro dagli intervenuti, sul palco, pronti a omaggiare la ricorrenza attraverso aneddoti, video, foto, monologhi, letture e testimonianze.

 

Sotto i riflettori, oltre a Giuseppe Bolli dei Pallonari e Piero Travaglini dei Veterani, tutti i portieri delle squadre giovanili dell’Ascoli Calcio e i sindaci di Ascoli e San Benedetto del Tronto e un consigliere del Comune di Monsummano Terme, città natale di Strulli.

 

Questa domenica mattina Roberto Strulli e il figlio Cristian hanno fatto visita a Giampaolo Mancini, ex arbitro di pallavolo, grande tifoso dell’Ascoli, il cui padre era molto amico del compianto portiere deceduto dopo l’incidente durante Samb-Ascoli al Ballarin.

 

Giampaolo Mancini, Roberto Jr e Cristian Strulli

«Ci sentiamo spesso al telefono, ma è la prima volta che ci siamo incontrati di persona e ci ha fatto tanto piacere dopo il commovente incontro di ieri al teatro che ci ha molto emozionati» ha detto Strulli.

Molto contento anche Giampaolo Mancini che segue costantemente le vicende dell’Ascoli Calcio. «Ci tenevo tanto ad incontrare Roberto Strulli. Mio padre – racconta l’ascolano – era molto amico del suo; mi dà grande piacere il fatto che sia venuto a farmi visita a casa mia».

Roberto Strulli, il ricordo del portiere morto dopo uno scontro in campo


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