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Sanità, Marcucci (Pd): «Sul reparto di ostetricia chiarezza solo grazie al lavoro dell’opposizione»

ASCOLI - La consigliera comunale del Partito Democratico rivendica i meriti dei colleghi di centrosinistra, con la direzione dell’Ast che ha confermato la volontà di fugare ogni dubbio con una revisione del paragrafo dedicato nell’atto aziendale
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A qualche giorno di distanza dall’ultimo Consiglio comunale, il tema caldo del dibattito politico locale resta quello sanitario. Non potrebbe essere altrimenti, anche alla luce del recentissimo addio della direttrice sanitaria Nicoletta Natalini, nel frattempo nominata commissaria dell’Azienda Usl e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara dalla giunta dell’Emilia-Romagna.

 

Manuela Marcucci

A tornare sulle questioni legate al punto nascite dell’ospedale “Mazzoni” e al destino dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia è Manuela Marcucci, consigliere comunale ad Ascoli per il Partito Democratico, già protagonista di un’interrogazione dedicata e rivolta al sindaco Marco Fioravanti.

 

«Solo grazie all’impegno e all’interessamento di tutti i consiglieri di opposizione si è finalmente fatta chiarezza sulla posizione aziendale riguardante la collocazione del reparto di ostetricia – spiega la consigliera Marcucci – La proposta iniziale di atto aziendale lasciava spazio a dubbi e interpretazioni. Durante la presentazione della proposta ai sindaci, la direttrice Natalini ha dichiarato che il paragrafo relativo alla ginecologia e ostetricia sarà riscritto in modo più chiaro, accogliendo così le richieste di maggiore trasparenza.

 

Questi dubbi non sono stati sollevati soltanto dall’opposizione, ma anche da alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno presentato un’interrogazione urgente al sindaco sullo stesso tema. Tuttavia, nonostante la natura bipartisan della richiesta, il sindaco ha accusato l’opposizione di faziosità e di alimentare fake news».

Il sindaco Marco Fioravanti

 

Nonostante la divergenza di vedute tra il sindaco Fioravanti e l’opposizione, a unire il Consiglio comunale è la consapevolezza che eventuali “doppioni” tra reparti rischiano di indebolire il servizio offerto alla cittadinanza.

 

«Il sindaco ha comunque ribadito con assoluta certezza che non c’è la volontà di unificare i due reparti – prosegue Marcucci – Al momento, con almeno 500 nuovi nati all’anno in ciascun punto nascita, sarà possibile mantenere un reparto di ostetricia sia al Madonna del Soccorso che al “Mazzoni”.

Manuela Marcucci

 

Tuttavia, l’ospedale di Ascoli subirà una significativa modifica: il reparto di ginecologia/ostetricia perderà lo status di Unità Operativa Complessa per diventare una Unità Operativa Semplice Dipartimentale, priva della figura di un direttore (leggi qui). Pur consapevoli dell’impatto di questa decisione, siamo certi che i professionisti del reparto di ginecologia/ostetricia continueranno a operare con la stessa professionalità e dedizione che li ha sempre contraddistinti, garantendo alle donne del territorio un’assistenza qualificata e attenta».

 

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