L’Aquila-Samb, Juchich: «Responsabilità società ospitata», Massi preannuncia querela

Incidenti L’Aquila-Samb

di Pier Paolo Flammini

Un fine gara da dimenticare e una coda che si preannuncia ancora più velenosa. Dopo gli scontri avvenuti sul terreno di gioco al termine di L’Aquila-Samb, il comunicato della società di Vittorio Massi nella serata di sabato, questa mattina L’Aquila Calcio, attraverso l’Amministratore delegato Goffredo Juchich, ha inviato una lettera alla stessa Samb e per conoscenza alla Lega Nazionale Dilettanti e alla Questura di Ascoli rigettando le responsabilità di quanto avvenuto e anzi coinvolgendo la stessa Samb. E il contenuto della lettera porterà probabilmente la società di Vittorio Massi a querelare L’Aquila Calcio.

L’oggetto della lettera è «Danni Settore Ospiti e campo di Giuoco in occasione della gara L’Aquila — Sambenedettese».

«Con la presente siamo a significare che, al termine della gara, alcuni tifosi ospiti, hanno abbandonato il settore dedicato della Tribuna per entrare sul terreno di giuoco con il fine di raggiungere il settore ospiti e da lì l’uscita – scrive Juchich – Nell’occasione, gli stessi, colpivano con mazze e bastoni l’impianto led pubblicitario che, al termine della gara, riportava notevoli danni che ci riserviamo di quantificare».

«Infine, preme evidenziare che, contrariamente a quanto stabilito in sede G.O.S., la U.S. Sambenedettese non ha fornito gli steward richiesti ma ha solo munito di apposita pettorina 3 (tre) persone non in possesso di attestato qualificativo. Risulta pertanto evidente la responsabilità della società ospitata nella causazione dei disordini occorsi al termine della gara» continua.

«La Società L’Aquila 1927, da sempre contraria ad ogni forma di violenza, esprime il proprio sdegno per quanto verificatosi, impegnandosi, sin d’ora, a collaborare con le Autorità preposte al fine di individuare i responsabili che verranno allontanati da ogni attività Societaria» termina la lettera.

La Samb intanto, riguardo il numero degli steward volontari, precisa che «erano 8 e non 3, così disposti, come ordinato dal Dirigente dell’Ordine Pubblico: uno interno campo lato Curva locale, 6 cordone in tribuna, 1 ingresso Curva Ospite».

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