di Salvatore Mastropietro
L’esonero di Domenico Di Carlo, la ribalta nazionale della comunicazione data via social dal patron Massimo Pulcinelli, la trattativa sfumata con Fabio Prosperi, le difficoltà nel trovare un nuovo tecnico, l’ufficializzazione di Mirko Cudini, l’incursione della tifoseria organizzata al “Picchio Village”, le dimissioni irrevocabili del direttore sportivo Emanuele Righi, il compito di portare avanti il mercato affidato al club manager Ferdinando Sforzini… Sono passati solamente sei giorni dalla brutta sconfitta raccolta dall’Ascoli sul campo della Lucchese, ma ne sembrano trascorsi molti di più vista la numerosità e l’intensità degli eventi accaduti in settimana.
Adesso, però, l’attenzione deve tornare sul campo. L’Ascoli è dodicesimo in classifica, è tornato a guardarsi alle spalle dopo qualche settimana di relativa tranquillità (i playout sono distanti solamente tre lunghezze), ma ha ancora i playoff – obiettivo societario – a portata di mano (due punti). Domani sera contro il Carpi al “Del Duca” ci sarà quindi bisogno di fare risultato a tutti i costi per rimettersi subito in carreggiata nel pieno di uno dei momenti più importanti e delicati della stagione.
Visto il periodo, non ci si attende una cornice di pubblico delle grandi occasioni: il dato aggiornato alle ore 19 parla di 3.713 spettatori, ospiti (25) e abbonati compresi.
Mirko Cudini spera di partire subito col piede giusto, nonostante i soli tre giorni pieni avuti a disposizione per preparare la gara contro gli emiliani, che all’andata – a seguito del 2-2 del “Cabassi” – condannarono all’esonero Massimo Carrera, il primo dei quattro allenatori stagionali del Picchio.
«Più determinazione e senso di appartenenza» sono i concetti ribaditi dal nuovo allenatore nelle dichiarazioni rilasciate alla “Web tv” bianconera in settimana. Quello che serve, però, è anche una squadra che ritrovi quell’ordine tattico e quelle certezze acquisite nel corso della serie degli undici risultati utili consecutivi conquistati tra il 30 ottobre e il 6 gennaio, poi “svanite” con alcune scelte discutibili e problematiche croniche tornate ad essere piuttosto evidenti.
Il nuovo tecnico deve sciogliere diversi dubbi, a partire dal modulo. La scelta potrebbe ricadere sul 4-3-3, ma è chiaramente tutto abbastanza in divenire: il tecnico non è, infatti, legato ad uno specifico schieramento, avendo lavorato in passato sia con la difesa a tre sia con quella a quattro. Davanti a Livieri, linea a quattro formata da Alagna, Menna, Curado e Cozzoli (gli ultimi due in ballottaggio rispettivamente con Piermarini e Maurizii). In cabina di regia Bando sarà affiancato dalle mezze ali Carpani e Varone. In avanti la prima punta Corazza sarà coadiuvata sulle fasce da Silipo e Marsura.
In tutto sono 23 i calciatori convocati per la sfida contro il Carpi. Tra gli assenti spiccano Gagliolo, Forte, D’Uffizi e D’Amore, tutti e tre infortunati. Questa la lista completa: Livieri, Raffaelli, Zagaglia, Adjapong, Alagna, Cozzoli, Curado, Maurizii, Menna, Piermarini, Toma, Bando, Bertini, Carpani, Maiga Silvestri, Tremolada, Varone, Ciabuschi, Corazza, Gagliardi, Marsura, Silipo, Tirelli.
LE PROBABILI FORMAZIONI
ASCOLI (4-3-3) Livieri; Alagna, Menna, Curado, Maurizii; Carpani, Bando, Varone; Silipo, Corazza, Marsura. Allenatore: Cudini
CARPI (4-3-1-2) Sorzi; Rossini, Zagnoni, Panelli, Verza; Figoli, Contiliano, Casarini; Puletto; Cortesi, Gerbi. Allenatore: Serpini
ARBITRO Rispoli di Locri
ASSISTENTI Zanellati – Manzini
STADIO Del Duca (ore 20,30)
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