di Filippo Ferretti
L’Accademia Frida è in grande fermento. Il 2025 per la realtà ascolana, che da anni raccoglie numerose discipline artistiche, è all’insegna di sorprendenti novità e grandi sorprese. Oltre dieci sono le scuole di indirizzo operative, tra cui Illustrazione Botanica, Fonofigurazione, Scuola libera del Nudo, Modellazione in argilla, solo per citarne alcune.
L’Accademia, che vanta docenti di fama internazionale, per i prossimi mesi punta su un corso di tecnica pittorica con Pino Procopio ed è pronta ad investire a breve sulla triennale di “Applicazioni per le arti visive”, corso universitario fortemente innovativo che potrebbe essere uno sbocco solido per i ragazzi del Liceo Artistico. Nell’ultimo anno si sono iscritti oltre 120 allievi nei vari corsi, con 12 workshop, l’istituzione di due premi con borse di studio, tra cui lo storico Premio Sparti.
Quest’ultimo ha visto nel 2024 ospitare 32 artisti, 64 opere d’arte, 4 location internazionali coinvolte, uno staff di 21 persone, 500 cataloghi distribuiti in tutta Italia, con 18 testate di settore che hanno parlato del premio, 1800 visitatori nel mese di esposizione, 4 sedi espositive. Ormai consolidato appare il Frida Museum, ubicato in via delle Canterine, un’area espositiva già molto ambita da nomi di ogni dove, che negli ultimi mesi è stata sede di interessanti mostre , come quelle di Vincenzo Lopardo, Claudio Frasca Polara, Emiliano Albani.
Una struttura la cui direzione è affidata ad un valente talento ascolano, Lucio Alfonzi. Entro l’anno saranno svariate le esposizioni, tra cui quella di Giuseppe Palumbo il 27 marzo, disegnatore di Diabolik e collega del direttore di “Frida” Zeno Rossi nella rivista “Frigidaire”, che per l’occasione presenterà le sue tavole originali.
Il prossimo 24 maggio, che è anche la data di apertura del Premio Sparti 2025, attesa è la personale di Dario Capello, che nella realizzazione ascolana sarà sotto la cura di Niccolò Giacomazzi, vincitore dell’edizione dello scorso anno del premio. La “Frida Art Academy” realizzerà a giugno anche il nuovo murale del Molo Sud di San Benedetto del Tronto su un tema poetico legato al confine, ancora coperto da segreto. E ancora, preventivati numerosi viaggi e ritiri d’arte, a cominciare da quelli che vedranno gli allievi alle biennali di Venezia, con una dimora fissa in Calle Sarasina.
Inoltre, molto gettonato si preannuncia il ritiro sul Gran Sasso al B&B “Lu Ciarrote”, grazie all’artista Maria Jenie Rossi che ogni anno ospita gratuitamente i ragazzi un week end dedicato al ritiro creativo. Infine, per le arti performative del Carnevale 2025, all’interno del premio “Tonino Fanfulla: Ancaria d’oro” sarà attivato un workshop unico per il suo genere, voluto dal direttore Zeno Rossi con Fabrizio Paladini per dare vita ad un corso di commedia dell’arte contemporanea.
L’attuale direttore del “Teatro Studio Maschera” di Treviso, artista di fama internazionale in questo momento attivo a Budapest ed appena tornato dai suoi appuntamenti oltre oceano a Chicago e Philadelphia, sarà partner e docente presso la “Frida Art Academy” all’interno delle discipline dedicate alle arti performative, aprendo un possibile rapporto stabile. “Frida” intende proseguire la sua mission nel territorio ascolano per continuare a far cambiare il modo di pensare l’Arte, di sentirla come parte vitale del tessuto cittadino.
Un’Accademia come impresa sociale che vede nel mondo dell’arte e della cultura la possibile leva del miglioramento civico e sociale della comunità del capoluogo piceno. In questo “mare magnum” in fermento l’unica incertezza riguarda la sede ascolana, visto che il rinnovo dell’utilizzo degli spazi concessi dall’Arengo al Polo Sant’Agostino non viene rinnovata da tempo. In merito, tuttavia, il direttore Zeno Rossi si dichiara certo che il sindaco Marco Fioravanti possa trovare presto una soluzione in merito.
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