di Maria Nerina Galiè
In occasione della festa di San Francesco di Sales, il giornalismo cattolico si è raccolto sotto le parole di Papa Francesco che, quest’anno, ha celebrato anche il Giubileo della comunicazione. Sullo sfondo le nuove sfide lanciate dall’Intelligenza artificiale.
Il ruolo del giornalista con gli attuali strumenti a disposizione e alla luce delle parole del Pontefice è stato al centro di un momento di confronto – organizzato dalle Diocesi di Ascoli e di San Benedetto in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti – guidato dal vescovo Gianpiero Palmieri, affiancato da don Giampiero Cinelli, giornalista e consigliere regionale Odg Marche.
A seguire, un corso di formazione accreditato all’Odg e tenuto dal professor Giovanni Tridente, della Pontificia Università della Santa Croce, e dal titolo “Intelligenza Artificiale e prospettive per i giornalisti. Nella Festa di S. Francesco di Sales, quale speranza e quali sfide per la nostra professione?”
Monsignor Palmieri ha ribadito i punti cardine del messaggio di Papa Francesco per l’annuale ricorrenza: «Il Papa recupera il messaggio del “cuore” che, inteso in senso biblico, accende la speranza, argomento del Giubileo. La speranza è il motore della vita ed i professionisti della comunicazione sono invitati a farla emergere nel raccontare fatti e storie, senza perdere di vista la verità, sapendo cogliere la ricchezza della realtà.
Il Pontefice mette in guardia da una comunicazione “semplificata”, o manipolata in nome della competizione o del dominio. Ma c’è da guardarsi bene anche dalla “dispersione programmata dell’attenzione” sollecitata dal digitale».
Tante le riflessioni che hanno preso spunto dagli argomenti trattati, sia nella prima che nella seconda parte della mattinata, di ieri mercoledì 29 gennaio. Forte anche la convinzione fatta propria dal professor Tridente esponendo i punti salienti dell’intelligenza artificiale, dalla sua nascita agli attuali impieghi in ogni campo: «Non lasciamo che la “paura” limiti le opportunità ed i vantaggi insiti nelle nuove tecnologie. Ogni timore o problema che si pone davanti è l’uomo stesso a poterlo risolvere, la cui capacità riflessiva non potrà mai essere sostituita da una macchina».
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