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Piano antenne, l’opposizione incalza il sindaco Fioravanti

ASCOLI - La minoranza in consiglio comunale ha depositato una nuova interrogazione per conoscere lo stato dell’iter e chiarire quali siano le reali intenzioni dell’amministrazione: «Inaccettabile che, nonostante le promesse, nulla sia stato fatto per garantire una pianificazione adeguata e trasparente»
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I consiglieri di opposizione tornano alla carica e chiedono al sindaco Marco Fioravanti di avviare con urgenza le procedure necessarie per dotare Ascoli di un piano antenne, uno strumento essenziale per regolamentare l’installazione degli impianti di telefonia mobile e tutelare la salute pubblica.

 

Già lo scorso ottobre, i consiglieri avevano presentato un’interrogazione per sollecitare l’amministrazione sull’adozione del piano, ricevendo rassicurazioni sul fatto che il Comune avrebbe avviato l’iter necessario. Tuttavia, denunciano oggi, a mesi di distanza nulla è stato concretamente fatto.

Il Consiglio comunale

 

«La mancata approvazione del piano antenne – avvertono i consiglieri Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Manuela Marcucci, Emidio Nardini e Angelo Procaccini – concede totale libertà ai gestori telefonici di installare antenne senza criteri urbanistici chiari né tutele per la salute pubblica».

 

Un aspetto ancora più preoccupante se si considera che entro il 31 marzo di ogni anno le compagnie presentano ai Comuni il loro piano di sviluppo per l’anno successivo.

 

«Senza un piano regolatore per le antenne, l’amministrazione non ha strumenti per gestire queste installazioni e limitare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici», aggiungono i consiglieri dei gruppi Ascoli Bene Comune, Ascolto&Partecipazione e Partito Democratico.

 

Per questo motivo, l’opposizione ha depositato una nuova interrogazione per conoscere lo stato dell’iter e chiarire quali siano le reali intenzioni dell’amministrazione su questa tematica. «È inaccettabile – concludono i consiglieri – che, nonostante le promesse, nulla sia stato fatto per garantire una pianificazione adeguata e trasparente».


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