Un Atletico Ascoli bello nel gioco ma brutto nei risultati. Una sola vittoria per i bianconeri ascolani nelle ultime 9 giornate di campionato. Tra il mese di dicembre e quello di gennaio, ovvero tra la fine del girone di andata e l’inizio di quello di ritorno, l’Atletico Ascoli ha giocato 4 volte in casa al “Don Mauro Bartolini”: 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte. Troppo poco se le sommiamo alle ultime 3 trasferte (Sora, Samb e Fermana) terminate tutte con una sconfitta.
E dire che nella prima parte di campionato il punto di forza dei bianconeri erano proprio le partite in trasferta. La sconfitta di domenica, con il fanalino di coda Notaresco, potrebbe essere un piccolo campanello d’allarme. Certo, la posizione in classifica è ancora rassicurante, non preoccupa, ma la carenza di risultati potrebbe destabilizzare quelle certezze che la squadra ha acquisito nel corso del campionato. La squadra gioca, è padrona del campo, ma paga a caro prezzo ogni minimo errore. Circostanze ed episodi sempre sfavorevoli. Di questo passo anche la fiducia potrebbe venire a mancare.
Contro il Notaresco la squadra di Seccardini è stata punita dagli episodi. Se possiamo considerare casuale e rocambolesco il primo gol, è decisamente clamoroso quello del raddoppio degli ospiti con D’Alessandro che scivola su un pallone già in suo possesso. Episodi che ci possono stare quando certe cose non girano come dovrebbero.
In casa, ma spesso e volentieri anche in trasferta, l’Atletico Ascoli ci ha abituato a lunghi e talvolta anche stucchevoli fraseggi: padroni del campo e del gioco. Cose che altre squadre non fanno perché non è nel loro dna. Una netta superiorità quella di Vechiarello e compagni che, specie ultimamente, non si è però concretizzata nei risultati finali. Sarà anche un periodo negativo, sarà che è più facile difendersi con un ostinato ostruzionismo e spazzare alla viva il parroco. Per evitare bocconi amari come quello di ieri con il Notaresco, l’Atletico Ascoli dovrà abituarsi ed adattarsi ad essere meno bello e più pratico.
DIFFERENZA DI COLORI
Nella partita di ieri tra Atletico Ascoli e Notaresco l’arbitro Antonio Atanasov di Verona ha vietato alla squadra di Seccardini di scendere in campo con la maglia bianconera. La motivazione: “perché faceva confusione con la maglia rossoblù del Notaresco”. E pensare che l’Atletico ha giocato il derby con la Samb con la maglia bianconera…
I NUMERI DEL CAMPIONATO
Ad una Samb da record sfugge, nel momento più bello, l’undicesima vittoria consecutiva. Resta sempre un campionato tutto rossoblù con 10 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, l’Aquila che insegue. Samb con il miglior attacco (47 gol realizzati), la miglior difesa (12 gol subiti), maggior numero di vittorie (16) minor numero di sconfitte (1). Peggior difesa, con 41 reti, quella del Città di Isernia San Leucio. Il Notaresco, ultimo in classifica, è la squadra con il maggior numero di sconfitte (13) e il minor numero di vittorie, solo 3. Tuttavia nella giornata appena archiviata la squadra nuovo allenatore Massimo Silva ha centrato la prima vittoria stagionale in trasferta con l’Atletico Ascoli. Nella quinta giornata del girone di ritorno si sono registrate 5 vittorie, di cui 3 in casa e 2 in trasferta. Sono 20 in totale i gol della giornata.
Nella giornata del confronto tra i cannonieri Casolla (Fossombrone) e Eusepi (Samb) balza in vetta alla classifica del marcatori Banegas Pablo Ezequiel dell’Aquila. L’attaccante aquilano arriva a quota 12 (3 su rigore). Gli altri due restano a quota 11. Con 9 reti ciascuno Martiniello (Ancona), Nanapere (Castelfidardo), De Silvestro (Fermana) e Kerjota (Samb). Maio dell’Atletico Ascoli sale a quota 5. Ancora Recanatese-Samb, terminata 2-6, la partita più ricca di gol.
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