facebook rss

Crisi idrica: la neve sul Vettore non basta, a rischio acqua anche la prossima estate

ACQUA - Si spera in abbondanti precipitazioni in questa parte residua dell'inverno, ma il consiglio è di dotarsi di impianti autoclave
...

 

La Sella delle Ciàule del Monte Vettore vista da Accumoli (ph G. Vecchioni)

 

di Peppe Ercoli

Il candido manto che ricopre il Monte Vettore potrebbe sembrare un segnale positivo, ma in realtà non sta contribuendo in modo significativo alla ricarica delle sorgenti dell’acquedotto del Pescara. Il nodo centrale resta Castelluccio, zona chiave per l’approvvigionamento idrico, che attualmente non riceve accumuli nevosi sufficienti.

 

Se nelle prossime settimane non interverranno nevicate di rilievo, il rischio di un’altra estate caratterizzata da scarsità d’acqua per le province di Ascoli e Fermo diventa sempre più concreto. Attualmente, sul Vettore si registrano appena una decina di centimetri di neve, residuo di una nevicata già ridimensionata dal vento di scirocco. Un quantitativo ben lontano dal necessario.

 

L’acquedotto del Pescara (foto da Ciip spa)

L’incertezza sulle precipitazioni nevose impone di guardare alle infrastrutture idriche in costruzione. In particolare, alla Ciip si lavora al potabilizzatore del Lago di Gerosa, un progetto che, una volta completato, potrà garantire un supporto stabile all’approvvigionamento. Sul campo operano circa 400 addetti, impiegati dalle aziende vincitrici degli appalti e pro0nti a interrare i grandi tubi già in parte dislocati a terra.

 

Il cronoprogramma attuale prevede il completamento dei lavori entro marzo 2026, una data che permetterebbe di affrontare l’estate successiva con una riserva idrica più sicura. Esiste una flebile speranza di anticipare la scadenza, ma i tempi restano comunque vincolati e nulla cambierà per la prossima stagione estiva, durante la quale la popolazione delle due province crescerà sensibilmente per via dell’afflusso turistico sulla costa adriatica, con circa 450 mila presenze. Il consiglio è dunque quello di dotarsi, chi ancora non c’è l’ha, di autoclave.

 

Ancora più distante, anche se si procede a grandi passi, è la realizzazione del Grande Anello dei Sibillini, un’opera di grande portata. Un passaggio chiave è avvenuto il 19 dicembre scorso, con la rottura del diaframma della prima galleria dell’acquedotto antisismico del Pescara ad Arquata. Questo tratto di 9 chilometri rappresenta solo l’inizio dei 35 chilometri complessivi previsti dal progetto, destinato a rafforzare la sicurezza idrica dell’intera regione Marche.

 

Crisi idrica, dai monti al mare bisognerà ancora stringere i denti: «Ma ora ci sono le soluzioni»

Al via la realizzazione del nuovo acquedotto antisismico dei Sibillini (Foto e video)

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X