Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast è tornato ad Arte Fiera per la quinta edizione della rassegna, sia per la scelta dell’artista che entra nella cinquina dei finalisti, sia per la presentazione del catalogo della personale del vincitore del 2024 Luca Bertolo.
Il riconoscimento promosso dall’Associazione Arte Contemporanea Picena, sostenuto dall’azienda Fainplast, nota produttrice di compound, e con la collaborazione del Comune di Ascoli, conferma la buona pratica di vedere insieme un’associazione, un mecenate e un’istituzione nella promozione e valorizzazione dei linguaggi del contemporaneo.
Per la quarta volta, in occasione della nota fiera del capoluogo bolognese, è stato selezionato uno dei cinque finalisti, nella sezione Pittura XXI, attraverso una giuria composta da Bernardo Follini, senior curator Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino), Pier Paolo Pancotto, critico e curatore indipendente e da Roberta Faraotti, collezionista e responsabile relazioni esterne e welfare Fainplast. L’artista Sebastiano Impellizzeri, dunque, va in finale con i tre voti espressi ad Arte Fiera, ai quali potranno aggiungersi eventualmente quelli di altri giurati, e si confronterà con gli altri finalisti votati dai restanti esponenti della giuria esterna.
Il premio, dedicato alla pittura italiana del XXI secolo, è infatti strutturato attraverso una giuria esterna di oltre quaranta professionisti dell’arte contemporanea, tra curatori, critici, collezionisti, direttori di museo e giornalisti di settore, i quali sono invitati a indicare il nome di due artisti che a loro giudizio si siano distinti nell’anno 2025 o che abbiano alle spalle una carriera importante.
Le nomine degli artisti devono rispettare i cinque criteri del regolamento: essere di nazionalità italiana o risiedere stabilmente in Italia; il medium utilizzato deve essere essenzialmente pittorico; non devono avere più di 64 anni (gli anni di Licini alla sua morte); devono aver partecipato ad almeno una grande mostra in Italia o all’estero (biennale, quadriennale o manifestazioni di pari livello); non devono aver già vinto il premio in precedenza.
In occasione di Arte Fiera 2025, dopo un’attenta valutazione, Follini, Pancotto e Faraotti hanno selezionato Impellizzeri con la seguente motivazione: “Per la qualità della ricerca pittorica che propone un solido dialogo tra storia dell’arte e vita contemporanea. L’artista ha sviluppato con costanza e intensità una propria grammatica visiva, che attraverso il tratto e l’impiego di accurati studi di colore e di luce permette di trasmettere la memoria retinica e quella dei corpi, in una tensione continua tra dimensione pittorica e dinamica performativa”.
Impellizzeri, classe 1982, siciliano, già dal suo percorso accademico, che si muove tra Urbino, Catania e Torino, comprova una profonda riflessione sul linguaggio pittorico. Essa è così prevalente che, anche nel passaggio ad altri media, i lavori possono essere letti come un’ulteriore estensione della pittura nello spazio.
Dalla produzione dell’artista si evince un marcato interesse, che si traduce in una ricerca spasmodica, sul colore inteso come mezzo per emanare luce e modificare lo spazio attraverso le tele, determinando la creazione di una personale tavolozza cromatica. Il suo lavoro può essere definito come una riflessione globale sulle componenti linguistiche della pittura come materia prima, anche quando le opere non coinvolgono direttamente il mezzo della pittura.
Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, nelle sue prime quattro edizioni, ha visto la vittoria, e relativa personale presso la Galleria d’Arte Contemporanea “Licini” di Ascoli, di Marco Neri (2021), Riccardo Baruzzi (2022), Valerio Nicolai (2023) e Luca Bertolo (2024).
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