Una poliziotta in servizio presso il Commissariato di San Benedetto è stata aggredita nella notte (8 febbraio) da un uomo, durante un controllo. L’individuo, privo di precedenti penali, è stato accompagnato in Commissariato per accertamenti, quando improvvisamente ha reagito in modo violento, mordendo la poliziotta a un dito e causandole una ferita significativa.
La vittima è stata subito soccorsa e trasportata all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, per le prime cure. Successivamente, per una valutazione più approfondita, è stato disposto un ulteriore controllo al Trauma Center dell’ospedale regionale di Torrette ad Ancona.
Le autorità stanno ora esaminando la posizione dell’aggressore, in coordinamento con la Procura di Ascoli, per procedere con eventuali accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Non si è fatta attendere la reazione del Siulp che, tramite il segretario provinciale Benedetto Fanesi, oltre ad esprimere «vicinanza alla collega ferita» senza escludere «un’azione pubblica sulle aggressioni alle Forze di Polizia» parla di «chiare responsabilità gestionali».
«Chiedo – scrive Fanesi – un immediato intervento del Ministero a tutela dei cittadini ma anche degli stessi operatori. Mi aspetto dall’Amministrazione centrale un incisivo intervento in Riviera, dopo i continui moniti inascoltati in provincia.
L’aggressione ad una collega deve rappresentare un punto di svolta perché non si può continuare con una chiara sottovalutazione dell’attività di prevenzione della Sicurezza in Riviera.
Questa è l’ennesima, assurda aggressione a danno dei poliziotti peraltro prevedibile dopo quello che sta succedendo a livello nazionale. Solo poche settimane fa intervenivamo pubblicamente denunciando risorse numericamente non adeguate alla pianificazione dei servizi di controllo del territorio rivierasco e che esponevano a rischi concreti l’incolumità dei cittadini ma anche degli stessi operatori (leggi qui)».
«Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – sono ancora le parole di Fanesi – purtroppo, non ha fornito quell’intervento strutturale richiesto dal Siulp.
Oggi, questo è il risultato di tale sottovalutazione: un normale intervento di identificazione si è trasformato in una violenta aggressione alla pattuglia di controllo ed a subirne le conseguenze più gravi è stata una collega.
L’unica volante del turno serale, peraltro composta da un collega che aveva già espletato il turno pomeridiano, non ha avuto modo di ricevere ausilio. Neanche l’utilizzo del taser ha permesso di quietare la violenza della persona fermata contro la collega.
Abnegazione e sacrificio sono alla base della nostra attività quotidiana ma si sta andando oltre.
Lo sporadico ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, peraltro durante la settimana, non è più sufficiente per una situazione molto critica ma servono interventi strutturali di assegnazioni di personale».
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