Maria Bernadette Di Sciascio e Paola D’Eugenio (Ast), Vittorio Massi e la moglie Maria Elisa D’Andrea
«Sono profondamente onorata che la Fondazione abbia scelto l’azienda sanitaria per la sua prima donazione e, per questo, desidero rivolgere un ringraziamento speciale alla famiglia Massi. Questo gesto, non solo dota l’Ast di Ascoli di una nuova tecnologia all’avanguardia, ma rappresenta un segnale concreto di fiducia nei confronti del nostro lavoro quotidiano, del nostro impegno costante per offrire cure sempre migliori ai nostri pazienti».
Con queste parole il direttore generale facente funzione dell’Ast di Ascoli, Maria Bernadette Di Sciascio, ringrazia la Fondazione Sambenedettese che ha donato 50 mila euro con i quali l’Ast picena si doterà del software di ultima generazione cvi42, della ‘Circle cardiac imaging’.
Il software sarà installato, una volta arrivato, all’ospedale “Madonna del soccorso” di San Benedetto, ma potrà essere utilizzato anche all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli: si tratta di un’applicazione che supporta la diagnostica clinica delle immagini della risonanza magnetica cardiaca, rendendola di altissima affidabilità, e che costituisce il gold standard dell’analisi quantitativa del cuore.
Il direttore di Radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, Fabio D’Emidio
«Le malattie vascolari – spiega il direttore dell’unità operativa complessa di Radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli, Fabio D’Emidio – rappresentano la prima causa di morte, in particolare per cardiopatia ischemica, infarto del miocardio e per eventi cerebrovascolari come gli ictus ischemico ed emorragico. La diagnostica di base tradizionale oggi è affiancata da tecniche di imaging di secondo livello sempre più avanzate e performanti. Nella radiologia dell’Ast di Ascoli, grazie anche ai recenti rinnovamenti tecnologici, è stata implementata e ulteriormente qualificata l’attività di diagnostica cardiovascolare mediante tecniche di cardio Tac e cardio Rm in tutti e due gli ospedali.
Si tratta – continua D’Emidio – di studi a elevata complessità, sia nella esecuzione delle indagini, sia nella loro interpretazione, che necessitano di personale medico e tecnico con competenze specifiche e che prevedono una stretta sinergia fra il cardioradiologo e il cardiologo. Tali metodiche rappresentano, attualmente, il gold standard nella diagnosi e nel follow-up per numerose patologie come ad esempio coronaropatie, planning preoperatorio, miocarditi, cardiomiopatie. L’arrivo del nuovo software avanzato denominato ‘Circle’ permetterà di effettuare l’interpretazione di tali esami in modo estremamente accurato, rapido e con una altissima affidabilità diagnostica. Ringrazio i benefattori per la sensibilità mostrata verso una problematica che ha un notevole impatto sociale, con la certezza che in questo modo qualificheremo ulteriormente l’offerta sanitaria a beneficio della popolazione in un settore complesso, con risvolti significativi nella riduzione della mortalità».
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