Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Benedetto
Anche il sottosegretario al Mef Lucia Albano interviene (sotto la nota completa) sull’aggressione a tre poliziotti, da parte di un uomo sottoposto a controlli all’interno del Commissariato di San Benedetto, la notte dell’8 febbraio. In quell’occasione, uno dei tre agenti, una poliziotta, ha riportato una grave lesione al dito di una mano, presa a morsi dal trentenne di origini straniere.
Continuano i commenti dei sindacati delle forze di polizia (leggi qui le parole dell’Usic e qui del Siulp provinciale). Da parte di tutti, dopo la solidarietà ai colleghi feriti, l’appello a potenziare l’organico.
Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato
E’ ora la volta di Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, per il quale appunto è «indispensabile potenziare il controllo del territorio con più personale e più mezzi.
E’ necessario inoltre adeguare le normative a sostegno degli operatori di polizia, cominciando dal rendere legge il Ddl sicurezza ancora in discussione. Stabilire protocolli operativi chiari e compiuti che ci tengano più al riparo possibile dai pericoli e soprattutto dalle ancor più subdole conseguenze dei processi mediatici di certa politica e di alcuni finti esperti di sicurezza che spesso ci impediscono di difenderci.
Ma non basta, è necessario anche prevedere un Fondo di garanzia per le vittime in divisa della criminalità – al pari di quello per le vittime della strada – per consentire il risarcimento dei danni subiti dagli operati di polizia che, troppo spesso, non possono beneficiare di una valida copertura visto che nella maggior parte dei casi subiscono danni da soggetti che non potranno mai risarcirli. La salute è la cosa più importante, ma rischiare, subire e poi non poter essere neppure ristorati è l’ennesima beffa».
Polizia a San Benedetto
Dopo il Siulp provinciale scende in campo anche la segreteria nazionale del sindacato di Polizia, che chiede direttamente al Capo della Polizia, Vittorio Pisani, un’ispezione «per accertare le eventuali responsabilità, ma soprattutto perché intervenga, rinforzando gli organici del Commissariato di San Benedetto del Tronto».
Al centro della nota del segretario nazionale Felice Romano c’è «l’indifferenza e l’incapacità gestionale che registriamo in questa vicenda, alla luce soprattutto delle dichiarazioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il quale, incalzato dal noi del Siulp a pronunciarsi in merito all’allarme sicurezza, ha dichiarato come in riviera non ci fosse nessun allarme in tal senso.
L’ultimo incontro in Prefettura del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica
Di fronte ad una aggressione di tale gravità – continua Romano – posta in essere addirittura dentro i locali di un commissariato di Polizia, ci chiediamo cosa serva a tale Comitato per prendere in considerazione gli allarmi e le denunce che il Siulp ascolano sta facendo da oltre un anno. A cominciare dagli incidenti avvenuti nella gestione dell’ordine pubblico delle partite di calcio dell’Ascoli. Speriamo che la decisione assunta dal Comitato nasca per ignoranza e non per superficialità o sottovalutazione».
«Dopo il poliziotto di Ivrea preso a martellate – tuona Romano – questa volta, a farne le spese in modo ancora una volta grave, una collega del commissariato di San Benedetto del Tronto. La cosa che fa rabbrividire le donne e gli uomini in uniforme, è che questa vicenda si è chiusa solo con una denuncia a piede libero, con l’aggressore che è già tornato a scorrazzare per le strade del nostro Paese».
«Fare il poliziotto – conclude il segretario generale Siulp – non significa accettare supinamente questa mattanza. Abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica per servire i cittadini e garantire la loro sicurezza. Ma per poterlo fare è imprescindibile che la sicurezza sia garantita innanzitutto ai poliziotti e alle forze di Polizia in generale che oggi sembrano l’ultimo baluardo rimasto ad ostacolare le orde di violenti che pregiudicano la sicurezza dei cittadini. I campanelli d’allarme ci sono già, e chi ha la responsabilità si muova in fretta, con fatti concreti, prima che qualcuno inizi a pensare di doversi fare giustizia da solo, come nel far west”».
In primo piano l’onorevole Lucia Albano
LA NOTA DELL’ONOREVOLE LUCIA ALBANO – «L’aggressione ai danni di tre agenti della Polizia presso il Commissariato di San Benedetto del Tronto è un atto inaccettabile che condanno con fermezza. Rivolgo ai poliziotti feriti i miei più sinceri auguri di pronta guarigione, esprimendo ai colleghi, ai famigliari e al Commissario Cruncianelli (comandante del Commissariato di San Benedetto, ndr) tutta la mia vicinanza e solidarietà.
Si sta purtroppo delineando a livello nazionale un preoccupante clima di violenza, che sempre più frequentemente ha come bersaglio le Forze dell’Ordine. Oggi più che mai è urgente procedere con l’approvazione del DDL Sicurezza, affinché vengano adottate misure adeguate a tutelare chi ogni giorno lavora per rendere sempre più sicure le nostre città. Chi aggredisce un agente delle Forze dell’Ordine aggredisce lo Stato stesso: questo è il principio alla base del mantenimento dell’ordine e dello Stato di diritto.
Le esigenze di maggior sicurezza della città di San Benedetto del Tronto, così come quelle relative al Commissariato cittadino, sono state da me personalmente rappresentate alle massime autorità preposte del Ministero dell’Interno, e sono adeguatamente attenzionate.
Mi preme comunque ricordare che il Governo Meloni ha dimostrato un impegno senza precedenti nel sostenere l’azione delle Forze dell’Ordine, assicurando supporto costante e misure concrete.
Lo scorso dicembre, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha infatti firmato i dpcm (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) che autorizzano le procedure di reclutamento per il comparto sicurezza.
Sono 16.663 le assunzioni a tempo indeterminato in favore dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia Penitenziaria, della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Nel dettaglio, il dpcm di autorizzazione prevede: 4.801 unità di personale per l’Arma dei carabinieri; 2.961 unità per la Guardia di finanza; 2.326 per la Polizia penitenziaria; 5.096 per la Polizia di Stato.
Tramite il Ministero dell’Economia, inoltre, sono state assegnate risorse destinate a incrementare i trattamenti economici accessori del personale, garantire il turnover e il pagamento di indennità straordinarie.
Continuiamo dunque a lavorare per una Italia sempre più sicura, sempre dalla parte di chi ogni giorno si dedica alla sicurezza della nostra Nazione, spesso rischiando la propria incolumità per proteggere la nostra».
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