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Diecimila euro per giocare nelle giovanili dell’Ascoli: in quattro a processo

I soldi chiesti per coprire le spese di vitto e alloggio. La società bianconera è estranea ai fatti risalenti all'estate del 2022
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Il Tribunale di Ascoli

 

di Peppe Ercoli

Quattro persone sono sotto processo accusate di truffa per aver incassato denaro promettendo il tesseramento di un ragazzo nelle giovanili dell’Ascoli Calcio, società estranea ai fatti.

 

I quattro imputati – un 60enne di Garlasco, un 56enne di Porto San Giorgio, un 63enne di Ripatransone e un 63enne di Ascoli – sono difesi dagli avvocati Carnevali, Piergentili e Cantalamessa.

 

La vicenda risale all’estate del 2022, quando il 60enne si presentò ai genitori del giovane come osservatore sportivo, proponendo un provino per valutarne le capacità. Dopo il test, l’osservatore suggerì ai genitori di contattare il 56enne sangiorgese, che chiese inizialmente 20.000 euro, poi ridotti a 10.000, sostenendo che sarebbero serviti per coprire vitto e alloggio.

 

Il 3 agosto padre e figlio giunsero ad Ascoli e incontrarono il 63enne di Ripatransone, che si presentò come ex calciatore in grado di intercedere con i dirigenti. I due alloggiarono a casa del 63enne ascolano, al quale il giorno dopo furono consegnati i 10.000 euro in due buste.

 

Il tesseramento però non è mai avvenuto e i quattro si sono in breve resi irreperibili al padre del giovane che, resosi conto della truffa, denunciò l’accaduto, dando il via all’indagine e al processo che ora dovrà chiarire i fatti.

 

 

 


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