A seguito di due gravi episodi di sicurezza pubblica avvenuti le notti di venerdì e sabato scorsi (7 e 8 febbraio) a San Benedetto, il prefetto di Ascoli , Sante Copponi, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (CPOSP), con la partecipazione delle forze di polizia e del sindaco Antonio Spazzafumo. È stata immediatamente inviata una richiesta al Ministero dell’Interno per ottenere rinforzi nelle forze dell’ordine, al fine di prevenire e contrastare fenomeni delittuosi nella città.
Il CPOSP ha espresso solidarietà ai tre agenti feriti in Commissariato, intervenuti presso la stazione ferroviaria per un cittadino gambiano privo di biglietto. L’uomo, richiedente asilo e proveniente da Parma, ha reagito con violenza una volta condotto in commissariato, provocando lesioni agli operatori di polizia, poi refertati in ospedale (leggi qui). Il soggetto è stato sedato e trasferito in una struttura sanitaria locale, dove è attualmente ricoverato.
L’8 febbraio, i carabinieri sono intervenuti in via Calatafimi per il danneggiamento di auto in sosta, trovando un cittadino tunisino, ospite di un progetto Sai di Grottammare, con una profonda ferita da taglio al fianco. L’uomo è stato trasportato all’ospedale di Ancona, mentre le immagini della videosorveglianza sono al vaglio degli investigatori per identificare gli aggressori (leggi qui).
Grazie al pronto intervento dei carabinieri, sono state evitate conseguenze peggiori. Nel fine settimana erano già stati predisposti controlli con quattro pattuglie lungo la fascia costiera. È stato deciso di proseguire con un monitoraggio rafforzato nei weekend, con particolare attenzione alle aree più sensibili, anche per contrastare lo spaccio di droga.
Sulle vicenda il sindacato di Polizia Coisp Marche ritiene necessario che tutte le parti in causa, sia dipartimentali che politiche, aprano gli occhi di fronte alla crescente facilità con cui si possa pensare di aggredire e ferire le donne e gli uomini in divisa e che vengono posti in essere tutti gli sforzi tecnici, organizzativi e normativi per evitare ulteriori aggressioni verso chi quotidianamente dedica la sua opera a tutela della salvaguardia dei diritti della cittadinanza. Per il Coisp servono interventi urgenti ed è necessario, ora più che mai, procedere spediti con l’approvazione del Ddl Sicurezza.
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