Un uomo di Ascoli ha denunciato la figlia trentenne per maltrattamenti nei confronti suoi e della moglie, sperando che ciò la spingesse a intraprendere cure adeguate per i suoi problemi di salute mentale. Il caso, incentrato su episodi avvenuti tra il 2021 e l’aprile 2022, è ora al vaglio del tribunale di Ascoli, con la giovane processata con rito abbreviato per ottenere un’eventuale riduzione della pena.
Il rapporto tra padre e figlia era particolarmente conflittuale, caratterizzato da minacce, aggressioni fisiche e psicologiche. La ragazza avrebbe minacciato di uccidere il padre, lo avrebbe chiuso in una stanza per impedirgli di chiedere aiuto dopo averlo colpito, e avrebbe impedito ai genitori di rientrare in casa. Avrebbe inoltre minacciato di distruggere l’auto e danneggiare negozi vicini se fossero stati chiamati i soccorsi. Anche la madre ha subito aggressioni e minacce, così come il cane di famiglia.
Nonostante la denuncia, i genitori non si sono costituiti parte civile, riconoscendo che i comportamenti della figlia erano condizionati da problemi di salute mentale. Il padre ha spiegato in tribunale che la loro intenzione era di spingerla a un percorso terapeutico adeguato, cosa che la donna ha poi fatto con risultati positivi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati