di Marco Braccetti
«Per quanto riguarda il quartiere Salaria c’è poco da stare contenti». Gabriele Marcozzi (presidente del Comitato di quartiere) inizia così la sua disamina sulla situazione dell’area di sua competenza. Una panoramica che “Cronache Picene” inizia ora a fare e che coinvolgerà tutti gli altri 15 comitati zonali sambenedettesi.
Ma, per il momento, soffermiamoci sulla Zona Salaria: area che, come dice il nome stesso, è un punto di passaggio e di collegamento. Crocevia che, come tutte le zone di “frontiera”, ha vari problemi. Alcuni dei quali segnalati all’amministrazione comunale e, secondo Marcozzi, mai risolti.
«Si era chiesto – prosegue il presidente – di intervenire con gli asfalti su via Morante soprattutto che è in stato di dissesto totale e su altre vie del quartiere; abbiamo un marciapiede in via Lamberto Paolucci, dove una signora è anche caduta, che è dissestato e quindi pericoloso per chi ci transita. Si era chiesto la possibilità di allacciare un’utenza elettrica al parco di via Manzini per poter facilitare iniziative del Comitato per i residenti».
Marcozzi prosegue così nel suo cahier de doleance: «Si era chiesto di cominciare un’interlocuzione con i proprietari dell’ex autostello per vedere se ci sono le condizioni per poterlo rendere a fruizione pubblica; si era chiesto di intervenire sulla lottizzazione di via tosatti ancora non consegnata; si era chiesto un intervento sui bidoni degli sfalci che sono pochi e con tempi di ritiro troppo inadeguati per le esigenze di un quartiere dove molte abitazioni hanno il giardino. In nulla di tutto questo si è avuto risposta o si è visto un intervento». Si arriva al caso-limite evidenziato nel nostro titolo: «Per sostituire un lampione fulminato ci sono voluti 9 mesi».
Su una bilancia che pende nettamente verso il negativo, c’è qualcosa anche sul piatto della positività: «L’unica cosa che va rilevata, per onestà intellettuale – dice ancora Marcozzi – è che per l’iniziativa avviata dal nostro comitato di quartiere insieme a quello di Ragnola, grazie all’interessamento dell’assessore Sanguigni, e l’aiuto della consigliera Giselda Mancaniello, si è potuta svolgere l’iniziativa di “Fiabe al Parco” che ha visto anche nel Parco la Giara una presenza di molte famiglie e bambini del quartiere oltre che da fuori».
L’associazione della Salaria ha fatto quel che ha potuto con le sue forze. «Come Comitato di quartiere – sottolinea il presidente – oltre all’iniziativa sopra indicata, abbiamo partecipato come stakeholder alla stesura del Pums, abbiamo realizzato un piccolo cineforum estivo per i bambini del quartiere, abbiamo realizzato un paio di serate di letture per piccoli, stiamo partecipando, insieme agli altri comitati, alla battaglia contro la centrale di stoccaggio gas».
«Al di là degli sforzi che il Comitato può fare con le risorse che ha – conclude la disamina di Marcozzi – il Quartiere Salaria vive il male delle periferie odierne che sovente vengono lasciate a sé stesse a discapito del centro della città e del lungomare: sacrificio che si potrebbe pure accettare se le decisioni venissero da un percorso partecipativo dove i cittadini scelgono le priorità e gli investimenti da fare, ma così non è e i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
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