Mirko Cudini (foto Ascoli Calcio)
di Salvatore Mastropietro
Per la seconda volta consecutiva l’Ascoli espugna l’Adriatico di Pescara e lo fa nei minuti di recupero. Se quattro anni fa, in Serie B, era stato Bajic a permettere al Picchio di portare via i tre punti, stavolta ci ha pensato Gagliardi – il protagonista inaspettato, al quinto spezzone di gara in stagione – a far esplodere i 206 tifosi bianconeri presenti nel settore ospiti.
E’ una di quelle vittorie che difficilmente fa restare impassibile anche un personaggio solitamente non dedito ad esultanze sfrenate come Mirko Cudini, che nel post partita ha commentato così la prestazione dei suoi ai microfoni di Rai Sport (a fine primo tempo aveva parlato anche il patron Massimo Pulcinelli): «Sono contento per i ragazzi, che se lo meritano. Hanno fatto una prestazione di sofferenza, ma anche di qualità a sprazzi. Questa vittoria ci voleva in questo momento. Conquistarla su un campo così difficile ci deve dare grossa motivazione ed entusiasmo. Non era facile rimetterla in piedi, il Pescara è una squadra sempre pericolosa, ma siamo stati molto bravi a farci trovare pronti approfittando di una loro leggerezza con D’Uffizi. Sono contento per lui, per Gagliardi e per tutto il gruppo. Durante l’intervallo ho detto alla squadra di avere più coraggio, nel primo tempo abbiamo giocato poco la palla facendoci schiacciare un po’ troppo. Poi nella ripresa abbiamo approcciato subito bene».
Sulle sostituzioni giuste: «A volte noi allenatori dobbiamo solo essere fortunati. Il merito va ai ragazzi che sono subentrati e che si sono fatti trovare pronti, Gagliardi in primis che ha siglato il gol della vittoria».
La vittoria è figlia anche del buon lavoro svolto a livello di fase difensiva: «Da quando sono arrivato stiamo lavorando molto sul reparto arretrato e sul centrocampo, al fine di avere un’idea comune in fase difensiva. I ragazzi stanno migliorando di partita in partita. Oggi abbiamo tenuto la linea abbastanza alta, assorbendo bene i vari inserimenti avversari. Sto chiedendo molto a Curado e Piermarini, sono due buoni giocatori e si stanno dimostrando all’altezza. Quando vinci poi tutto viene valorizzato. Anche Carpani, con le sue caratteristiche di quantità e qualità, è per noi molto importante grazie alla sua intelligenza».
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