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Marciapiedi e attraversamenti pedonali ostaggi delle auto in sosta (Foto)

ASCOLI - Il grido di allarme della presidente della locale sezione associazione per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili e della consulta comunale per la disabilità, Velia De Regis: «Rischiamo ogni giorno di essere investiti»
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di Filippo Ferretti

 

«Dispiaciuta, anzi molto arrabbiata per quello che sta accadendo in città». Velia De Regis, presidente della sezione ascolana dell’Aniep (associazione nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili), nonché della consulta comunale per la disabilità, commenta in questo modo ciò che ritiene essere un’imperante inciviltà quella che da settimane, da mesi, contraddistingue la condotta di moltissimi automobilisti ascolani.

 

Strisce perdonali ostruite, marciapiedi impercorribili, scivoli e barriere come corse ad ostacoli. Non solo coloro che sono obbligati a muoversi in carrozzina a rotelle o con passeggini al seguito: le strade del capoluogo piceno sarebbero diventate off limits per tutti, anche per i semplici pedoni, obbligandoli a transitare in mezzo alla strada perché impossibilitati a fare diversamente a causa della presenza di autovetture in sosta selvaggia.

 

«Io sono sempre molto attenta alla nascita di nuovi marciapiedi, affinché le barriere vengano rispettate: ma qui si parla di profonda mancanza di rispetto da parte di chi guida e non soltanto nei confronti di chi è affetto da disabilità ma riguarda tutti coloro che si muovono a piedi» spiega Velia De Regis, la cui preoccupazione riguarda chi, incontrando continui ostacoli nei percorsi riservati ai pedoni, rischia di mettere in pericolo la sua incolumità dovendo obbligatoriamente camminare in mezzo al traffico veicolare. Ciò a cui si riferisce è l’invasione di vetture parcheggiate ovunque, dimostrando da parte dei conducenti la non conoscenza dei basilari principi di educazione civica.

 

«Attualmente il centro storico è impercorribile: non dobbiamo aspettare episodi gravi per spaventarci davvero» aggiunge De Regis, certa del fatto che, se negli ultimi tempi il caos appare insopportabile, la causa sia attribuibile anche all’aumento della disabilità e quindi della necessità di tutela. La presidente della locale sezione dell’Aniep è consapevole che oltre a chiamare il carro attrezzi o a fare multe sia necessario soprattutto sensibilizzare i cittadini al rispetto e alla tutela della propria città.

 

«Ascoli è un luogo di persone sempre più anziane a cui bisogna andare incontro» conclude, certa che anche i rappresentanti della terza età hanno bisogno di camminare sicuri, forse più di altri.

 

Intanto, si susseguono episodi gravi in vari punti della città proprio a causa della persistente jungla di automezzi: bus navetta che devono fermarsi per strada per questioni di spazio, disabili che non riescono a scendere dallo scivolo perché impediti da auto ferme, anziani sotto la pensilina attorniata da macchine parcheggiate che faticano a prendere l’autobus.

 

 

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