E’ aspra la polemica per quanto avvenuto in Consiglio comunale ad Ascoli, dove l’interrogazione della maggioranza di centrodestra riguardante il presunto conflitto di interessi dei giornalisti dipendenti pubblici ha scatenato un acceso dibattito.
L’opposizione, rappresentata dal comitato civico “Ascoli & Partecipazione”, ha denunciato «un tentativo di intimidazione nei confronti della stampa», esprimendo «forte preoccupazione per le implicazioni sulla libertà di espressione».
Nonostante le rassicurazioni del sindaco Marco Fioravanti, che ha garantito «massima libertà per tutti i giornalisti», la minoranza ha manifestato il proprio dissenso indossando simbolicamente un bavaglio durante la discussione in aula.
Criticato dalla minoranza il consigliere Emidio Premici, primo firmatario dell’interrogazione, che ha illustrato l’interrogazione sottolineando che «il testo fosse stato firmato e condiviso dall’intera maggioranza». Previa consultazione a voce, l’interrogazione al sindaco Marco Fioravanti, per tramite della sigla di Premici (Noi Ascoli), reca infatti anche le firme di Marika Ascarini di “Fratelli d’Italia”, Patrizia Petracci di “Lega con Salvini”, Alessandro Filiaggi di “Forza Italia”, Emanuela Marozzi della lista “Fioravanti Sindaco”, Patrizia Palanca della lista “Per Ascoli”, Manuela Di Micco di “Forza Ascoli”, Luigi Lattanzi di “Pensiero Popolare Piceno”, Carlo Narcisi di “Ascoli Green”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Franco Elisei, presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, evidenziando che l’interrogazione della maggioranza di centrodestra del comune di Ascoli «mette in discussione la libertà di stampa e il diritto di critica».
A sostegno della perentoria presa posizione dell’Ordine dei Giornalisti, i consiglieri di “Ascoli & Partecipazione” hanno contestato le giustificazioni della maggioranza, accusandola di aver peggiorato la propria posizione con dichiarazioni poco chiare. «Se davvero sono stati fraintesi, allora significa che non hanno letto quanto firmato o che non ne comprendono il significato» hanno dichiarato.
Critiche anche al sindaco Fioravanti, accusato di «aver evitato il confronto diretto sulla questione, sviando il dibattito con una lezione sul conflitto di interessi dei giornalisti fuori luogo e non pertinente».
Inopportuna interrogazione al Sindaco sul conflitto di interessi dei giornalisti dipendenti pubblici
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