Federico Moretti
di Pier Paolo Flammini
Un gol ogni 139 minuti ma, se restringiamo la statistica alle ultime 9 presenze, quando ha avuto modo di giocare con più assiduità (e ha realizzato tre marcature nel 2025) ecco che la media scende a poco più di una rete ogni 100 minuti. Quasi una a partita. Federico Moretti è in questo momento forse il giocatore simbolo della Samb targata Palladini: perché chi si fa tanta panchina per un intero girone o quasi, entrando talvolta a 5 minuti dalla fine, o 10 o 15 quando va bene, e poi, una volta chiamato in causa, dà l’anima come nell’ultima partita contro il Castelfidardo, allora entra nei cuori dei tifosi.
Così Federico Moretti, 30 anni, di Bellante Stazione nel vicino Teramano, ha potuto esporre il proprio punto di vista sul suo momento e sul campionato della Samb. Anche perché, in questo momento, Moretti è uno dei pochi punti fermi della Samb, nella girandola di esclusioni e lenti rientri provocati dagli infortuni delle ultime settimane.
«Non mi è mai passata per la testa l’idea di andarmene dalla Samb, neppur nel periodo in cui ho giocato poco – ha dichiarato nella trasmissione Ritmo di Samb di Vera Tv – Ero consapevole che a San Benedetto, con una società che voleva vincere il campionato, potevo avere meno spazio ma io mi sono sempre allenato al massimo. Per me giocare pochi minuti non era importante, e comunque adesso sto raccogliendo i frutti del mio impegno».
«Ho scelto la Samb perché dopo una stagione per me negativa tra Ancona e Brindisi, San Benedetto poteva aiutarmi a rilanciarmi e tornare il calciatore che sono stato qualche anno fa – ha detto – Conoscevo il direttore sportivo De Angelis che mi aveva cercato un anno fa ma avevo un contratto con l’Ancona e qui la situazione non era chiara nel momento di passaggio di società, mentre quest’anno ho dato subito la mia disponibilità, poi per sbrigare tutto si sono persi un po’ di giorni».
In merito al campionato, che vede la Samb con 10 punti di vantaggio sulla seconda a 10 giornate dalla fine, Moretti è chiaro: «Può sembrare una frase fatta ma noi dobbiamo puntare a vincere senza pensare al calendario. E la pressione non la dobbiamo soffrire noi, ma le avversarie».
In merito agli infortuni delle ultime settimane, per Moretti sono eventi casuali: «Abbiamo svolto una preparazione molto accurata la scorsa estate e fino a dicembre era palese che avessimo qualcosa in più degli avversari, poi ci possono stare momenti in cui le cose non sembrano andare sempre al massimo ma fisicamente stiamo al meglio».
«Da parte mia ho avuto la fortuna, qui alla Samb, di giocare in diversi ruoli d’attacco. Se potessi scegliere, quello che preferisco è la seconda punta, dietro un attaccante dalle caratteristiche di Eusepi portato ad aprire gli spazi» ha concluso.
LUTTO – Roberta Caposciutti, 52 anni, si è spenta all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, circondata dall’amore dei suoi cari. Figlia dell’indimenticato attaccante della Samb Alfiero Caposciutti e di Perlita Colli, lascia il figlio Vasco, il marito Michelangelo, la sorella Giulia. Molto conosciuta a San Benedetto per la sua attività imprenditoriale nel negozio di abbigliamento Colli e per le attività sociali come la partecipazione al gruppo gospel Ancora in Choro.
DASPO – Sarebbero dieci i daspo comminati al momento ai tifosi della Samb coinvolti nella rissa di fine partita allo stadio “Gran Sasso” de L’Aquila lo scorso 26 gennaio.
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