Una situazione di stallo sta coinvolgendo i vincitori e gli idonei del concorso per Operatori Socio-Sanitari (OSS) indetto dall’Ast di Ascoli. Nonostante la pubblicazione della graduatoria il 31 ottobre 2024, le assunzioni previste non sono ancora avvenute, lasciando in sospeso decine di professionisti qualificati.
Il 31 gennaio, un gruppo di idonei ha partecipato a un presidio organizzato dall’Unione Sindacale di Base (USB) per chiedere l’immediata applicazione della graduatoria. I partecipanti, riuniti in un gruppo denominato “i 356 vincitori e idonei concorso Oss dell’Ast di Ascoli” denunciano una situazione paradossale: mentre la sanità pubblica locale è in sofferenza per la carenza di personale, chi ha superato il concorso con sacrificio si ritrova senza lavoro.
Molti candidati raccontano mesi di preparazione, viaggi onerosi per sostenere le prove ad Ancona e condizioni d’esame estreme, con temperature superiori ai 40 gradi. La prospettiva di un’occupazione stabile vicino alle proprie famiglie o in una struttura pubblica ora sembra allontanarsi.
Nel frattempo, il personale in servizio è sottoposto a turni estenuanti e a una carenza cronica di organico, aggravata dal fatto che nel 2024 ben 12 OSS a tempo indeterminato hanno lasciato l’Ast. Nonostante ciò, invece di assumere tramite la graduatoria, l’azienda ha proposto contratti precari di sei mesi, scatenando proteste tra i candidati.
I vincitori del concorso chiedono un intervento urgente delle istituzioni per garantire assunzioni stabili e rafforzare la sanità pubblica locale.
La replica della direzione Ast Ascoli non si fa attendere: «Alle organizzazioni sindacali avevamo già comunicato, in occasione di due incontri, che l’azienda, nel corso dell’anno 2025, avrebbe proceduto all’assunzione degli operatori sociosanitari da concorso. Fare finta di non saperlo è puramente strumentale ai fini della polemica». Nella replica quindi viene evidenziato che «per procedere alle assunzioni dei dipendenti pubblici non è solo necessario vincere un concorso, ma devono essere rispettati i vincoli giuridici e amministrativi previsti dalla normativa specifica».
L’Ast quindi rimarca di aver già spiegato alle organizzazioni sindacali, nel corso dei due incontri con la delegazione trattante per il personale del comparto sanità – andati in scena rispettivamente il 29 e 30 gennaio 2025 – aventi come punto all’ordine del giorno il “Piano del fabbisogno di personale 2025 e dotazione organica”, che «il Piano integrato di attività e organizzazione è il requisito giuridico e amministrativo per poter procedere alle assunzioni di personale in maniera stabile. L’amministrazione, quindi, nell’illustrazione del documento ai sindacati ha già esplicitato che nell’anno 2025 si sarebbe proceduto all’assunzione dei 6 operatori sociosanitari da concorso e all’immissione in ruolo dei 6 operatori sociosanitari all’esito delle procedure di mobilità».
Continua la direzione Ast: «Spiace constatare che i rappresentanti sindacali, nel loro ruolo di intermediari tra l’azienda e i lavoratori, non solo non abbiano ben riportato quanto chiaramente comunicato dall’azienda, ma abbiamo addirittura creato i presupposti per un fraintendimento. Il decreto legge numero 80 del 9 giugno 2021 prevede che le pubbliche amministrazioni entro il 30 gennaio di ogni anno redigano il Piano integrato di attività e organizzazione, ovvero il documento unico di programmazione e governance da sottoporre a controllo regionale, con il quale effettuare la programmazione delle unità di personale da assumere a tempo indeterminato, verificando la coerenza con la dotazione organica e la compatibilità della spesa con i vincoli nazionali del tetto di spesa del personale».
In conclusione, «nel Piano integrato di attività e organizzazione approvato dall’Azienda con determina numero 30 del 31 gennaio 2025 – recita la nota dell’Ast – sono state previste le assunzioni degli Oss e quindi si procederà con le stesse non appena sarà completato il relativo iter amministrativo. Va, infine, sottolineato che queste assunzioni stabili si vanno ad aggiungere all’azione che la direzione dell’Ast di Ascoli ha già posto in essere nell’anno 2024 quando, per il superamento del precariato, ha stabilizzato oltre 150 dipendenti, di cui 56 operatori sociosanitari».
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