Francesco Dandini de Sylva, responsabile del settore estrattivo, e Marco Pacifici, responsabile delle vendite e dei progetti dell’azienda “Pacifici”
di Filippo Ferretti
Il travertino più che mai ancora nel futuro di Acquasanta. E’ stata presentata oggi, 19 febbraio, presso il borgo piceno la nuova realtà estrattiva che sorgerà dopo l’estate in località Cagnano. Si tratta di un progetto, da tempo annunciato, che ha dovuto affrontare un lungo iter di approvazione da parte di esperti dell’ambiente ed istituzioni, garantendo minime interferenze sull’ecosistema locale, grazie ad escavazioni in grado di ridurre l’impatto visivo e acustico.
A realizzarlo è l’azienda laziale “Pacifici”, che dal lontano 1938 e da tre generazioni si occupa dell’estrazione e della lavorazione del travertino (www.travertino.it/). L’intento ufficializzato stamattina, oltre a rappresentare un’occasione di espansione dell’azienda, rappresenterà per il territorio un’opportunità di crescita.
Durante l’incontro, i responsabili hanno sottolineato come la cava consentirà di offrire nuovi posti di lavoro e di inserire la pietra di Acquasanta nella diffusione già adottata da Pacifici in tutto il mondo, dopo l’investimento effettuato fuori dai confini con il travertino proveniente da Tivoli e da Guidonia.
L’azienda, che ha fornito materiali per lavori di architetti di fama internazionale, come Norman Foster, David Chipperfield e Renzo Piano, tra gli altri, mira ad unire crescita culturale e rispetto ambientale.
«L’apertura della cava di Acquasanta Terme rappresenta un passo fondamentale, perché vuole coniugare tradizione e innovazione» ha spiegato Marco Pacifici, responsabile delle vendite e dei progetti, sottolineando l’obiettivo di garantire qualità e sostenibilità.
«Essere qui ci permetterà di offrire nuove soluzioni per l’architettura e il design e di rafforzare la presenza del travertino piceno sui mercati di tutto il mondo» ha aggiunto, assicurando di investire in una crescita sostenibile, valorizzando la pietra locale con nuove soluzioni e a basso impatto ambientale.
«La zona identificata è stata voluta proprio per evitare qualsiasi tipo di criticità ambientale» ha aggiunto Francesco Dandini de Sylva, responsabile del settore estrattivo, ricordando l’impegno da sempre di non trascurare le implicazioni sociali.
Durante la presentazione i responsabili dell’azienda Pacifici hanno ribadito anche il proprio impegno culturale, promuovendo il valore storico della pietra locale, incentivando lo sviluppo turistico e delle attività legate al settore lapideo. Tra le iniziative future, parallele all’estrazione e che sono state annunciate, ci sono anche l’attività di trekking, le visite alla cava e, soprattutto, incentivare l’operato e la diffusione che ruotano intorno all’imminente “Museo del Travertino”, in grado di unire tradizione, arte e attività didattica. Un impegno, quello culturale, già testimoniato in passato da Pacifici con istituti accademici internazionali, dalla “Yale School Architecture” al Master in “Evironmental Humanities” dell’Università di Roma.
(Spazio promoredazionale)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati