facebook rss

Curti (Pd): «Quasi il 10% dei marchigiani costretto a rinunciare alle cure mediche»

L'ONOREVOLE piceno denuncia la situazione riportando i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe su rilevazioni Istat: «Mai, come in questi ultimi anni, la sanità marchigiana aveva conosciuto livelli così scadenti di performance»
...

 

L’onorevole Augusto Curti

 

 

«Tempi di attesa infiniti e costi sempre più insostenibili stanno mettendo in ginocchio il sistema sanitario marchigiano. Secondo i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe su rilevazioni Istat, la nostra regione si colloca terzultima in Italia per percentuale di cittadini che hanno dovuto rinunciare a cure e visite mediche necessarie. Un dato allarmante, che vede il 9,7% dei marchigiani costretto a dire addio alla sanità pubblica, spesso perché impossibilitato a sostenere i costi delle prestazioni private».

 

A denunciare la gravità della situazione è l’onorevole Augusto Curti, che non usa mezzi termini: «Mai, come in questi ultimi anni, la sanità marchigiana aveva conosciuto livelli così scadenti di performance. Oggi, nelle Marche, curarsi è diventato un lusso per pochi. La regione è maglia nera nelle classifiche nazionali, con una spesa pro capite tra le più basse d’Italia e una crescente quota di cittadini che si vedono negato il diritto fondamentale alla salute».

 

Secondo i dati, riportati dal deputato piceno, le Marche registrano un peggioramento costante: se nel 2018 la percentuale di rinuncia alle cure si attestava al 6,9%, nel 2023 il valore ha sfiorato il 10%, ben oltre la media nazionale del 7,6%. Particolarmente colpite sono le donne, con un tasso di rinuncia dell’11,6%, rispetto al 7,8% degli uomini.

 

Per Curti, la responsabilità è chiara: «Le scelte sbagliate della Giunta regionale hanno contribuito a un progressivo smantellamento della sanità pubblica. Liste d’attesa infinite, carenza di personale e una privatizzazione strisciante hanno ridotto la sanità marchigiana in una sorta di ospedale da campo che affronta uno stato di emergenza permanente. Il risultato? Sempre più cittadini, non potendosi permettere visite a pagamento, rinunciano alle cure con gravi ripercussioni sulla loro salute.

Un quadro drammatico che impone interventi immediati.

È necessario – conclude Curti – invertire la rotta, investire risorse adeguate e garantire un sistema sanitario efficiente e accessibile a tutti. Non possiamo più tollerare questa deriva che colpisce le fasce più deboli della popolazione e mina uno dei pilastri del nostro welfare.

Nel frattempo, la sanità pubblica nelle Marche continua a segnare il passo, mentre i cittadini attendono risposte concrete per un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti: quello alla salute».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X