Ricostruzione, Curti ancora all’attacco: «Condivido l’allarme di Ance, pregiudicato il lavoro di Legnini»
SISMA - Il deputato Pd torna alla carica sulla situazione del cratere sismico: «Senza correttivi immediati a rischio il futuro delle comunità coinvolte e la continuità economica delle nostre imprese edili»
«L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) ha lanciato un drammatico allarme: senza misure urgenti, il processo di ricostruzione post sisma rischia di fermarsi, con conseguenze pesantissime per imprese, lavoratori e comunità locali».
Anna Casini, Augusto Curti e Matteo Ricci del Pd
A parlare è il deputato piceno Augusto Curti (Pd), particolarmente attento alla tematica relativa alla ricostruzione del cratere sismico.
«Capisco e condivido l’allarme di Ance Marche – commenta -. Da due anni denunciamo il progressivo smantellamento del processo di ricostruzione, tra tagli e cancellazione di misure essenziali. Abbiamo assistito alla dismissione del Superbonus e della Zona Franca Urbana e, nei giorni scorsi, al gravissimo scippo di 90 milioni di euro distolti dal fondo per la ricostruzione nel cratere del centro Italia».
«Si sta pericolosamente pregiudicando il lavoro portato avanti dal commissario Legnini e dai governi precedenti – continua Curti -. Gli sbandierati interventi sul contributo parametrico rischiano di confermarsi un semplice palliativo. La stessa Ance Marche ha evidenziato criticità evidenti e molteplici contraddizioni, segnalando come le soluzioni proposte non rispondano alle reali esigenze del settore e non garantiscano la sostenibilità economica degli interventi».
«Chiediamo meno comunicati stampa su opere già finanziate dalla precedente gestione e più concretezza -conclude -. Il commissario deve garantire quantomeno la continuità di ciò che ha ereditato. Senza correttivi immediati, la ricostruzione rischia di esaurirsi in breve tempo, mettendo a rischio il futuro delle comunità coinvolte e la continuità economica delle nostre imprese edili».