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Ascoli-Ternana, Cudini: «Troppi episodi e dettagli regalati, oggi le colpe sono mie»

CALCIO - L'analisi del tecnico bianconero: «Abbiamo concesso occasioni senza lasciare che se le creasse la Ternana. Devo cercare di fare il meglio con ciò che ho a disposizione». Carpani: «Chiediamo scusa ai tifosi, perdere 0-3 in casa non deve mai accadere». Abate: «Nel calcio non si vince con i nomi, con unione e senso di appartenenza»
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di Salvatore Mastropietro

 

Tre sconfitte e due vittorie in cinque partite: è questo il bilancio di mister Mirko Cudini fin qui sulla panchina dell’Ascoli. Quella odierna contro la Ternana, tuttavia, è di quelle che brucia parecchio, soprattutto a pochi giorni dalla vittoria di Pescara che l’ambiente sperava avesse rappresentato un cambio di rotta: «Dare occasioni agli avversari senza che se le creino loro, – ha commentato il tecnico bianconero – ti toglie tanto nel bilancio di una gara. I dettagli in queste partite fanno la differenza e oggi nei dettagli non siamo stati bravi. Prendo per buono quello che non di buono abbiamo fatto oggi. Il campionato non finisce oggi, non siamo stati all’altezza di questa partita ma almeno fino al primo gol eravamo messi abbastanza bene. Abbiamo regalato episodi che non dobbiamo sicuramente concedere. Ci sono partite e partite, oggi c’è comunque da considerare la bravura degli avversari che ci ha impedito di riaprirla nella ripresa. In alcune situazioni siamo stati troppo brutti per essere veri, oggi sotto l’aspetto dei dettagli individuali e di squadra non siamo stati bravi. Contro queste squadre se lasci occasioni rischi di prendere gol e oggi è successo».

 

Mirko Cudini (foto Ascoli Calcio)

Sugli errori individuali e di reparto commessi durante la gara, soprattutto a livello di costruzione: «Stiamo cercando di mettere dentro qualcosa di nuovo a livello propositivo e di fiducia. Io sono arrivato in questa squadra e devo fare il meglio con ciò che ho a disposizione. Le partite vanno giocate una alla volta, in alcune partite possiamo permetterci di fare un tipo di gioco e in altre no. Oggi non possiamo comunque buttare la croce addosso a giocatori che sono utili, in organico e a disposizione. Oggi il lancio lungo era una scelta che avevamo preso in considerazione, ma chi ha giocato sa che poi in campo occorre la lucidità nelle scelte individuali. Le colpe sono tutte mie perché i calciatori seguono le mie indicazioni. La possibilità di invertire Alagna e Adjapong? A sinistra non abbiamo ancora nessuno di ruolo che può darci una mano nei 90 minuti. Sapevamo che nei duelli esterni oggi avremmo potuto soffrire. Oggi Alagna non ha fatto bene, ma lunedì scorso a Pescara aveva tenuto senza affanni Cangiano».

 

Chiosa sui problemi fisici di Forte e Curado: «Sicuramente di tratta di due infortuni muscolari, valuteremo in questi giorni e ci auguriamo che non sia nulla di grave».

 

CARPANI – «La voglia di rimetterla a posto c’era nella ripresa. Mi sento di chiedere scusa per queste partite, perdere 0-3 in casa non deve succedere neanche contro la squadra più forte del campionato. Dobbiamo seguire il mister e rimboccarci le maniche. Abbiamo provato a fare ciò che avevamo provato in settimana, ma se lasci spazi minimi alla Ternana loro hanno la qualità per punirti. L’unica cosa che mi dispiace personalmente è che non puoi prendere il terzo gol a cinque secondi dalla fine… sullo 0-2 probabilmente sarebbe stata diversa. Bisogna avere un equilibrio, veniamo da un’ottima partita a Pescara e dobbiamo ripartire da quelle certezze. L’altalena di prestazioni? E’ difficile capirlo, dobbiamo solo lavorare e cercare di limitare gli errori, la partita era stata preparata bene. Bisogna lavorare sul dettaglio, questa squadra si allena bene e tutti danno tutto».

 

ABATE – «Abbiamo fatto una buonissima partita e un ottimo primo tempo, senza rischiare nulla ad eccezione dei primi 5-10 minuti. Nel secondo tempo siamo passati al 4-3-3 e abbiamo rischiato solo quando abbiamo forzato qualche giocata. La squadra ha fatto la partita che doveva fare, difendendo con la bava alla bocca e alzano l’attenzione dal punto di vista mentale. L’Ascoli ha 5-6 giocatori di categorie superiore, ma nel calcio non si vince con i nomi, si vince non il gruppo ed il senso di appartenenza. Noi abbiamo grande unione e riusciamo ad esprimerci al meglio. Adesso arriva la fase più bella e calda del campionato, cercheremo in tutti i modi di stare agganciati alla vetta, altrimenti ci saranno i playoff».

 


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