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Nuovi sequestri nell’abitazione dove è stata uccisa Emanuela Massicci

CASTIGNANO - Procura a caccia di elementi riconducibili a precedenti aggressioni del marito omicida. Malavolta ha chiesto al Tribunale per i Minori di poter parlare con i figli affidati ai nonni materni
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di Peppe Ercoli

La Procura di Ascoli ha disposto un nuovo sopralluogo all’abitazione di Castignano, teatro del delitto commesso da Massimo Malavolta, che il 19 dicembre scorso uccise la moglie Emanuela Massicci con violente percosse.

 

L’ispezione, durata oltre due ore, ha coinvolto carabinieri, periti e la difesa, ed è stata finalizzata a trovare elementi utili per ricostruire i momenti dell’aggressione e verificare eventuali segni di violenza pregressa sulla vittima.

 

Durante il sopralluogo sono stati sequestrati oggetti collezionati da Malavolta, inclusi manufatti potenzialmente utilizzabili per il bricolage, ma privi di tracce organiche visibili; le analisi di laboratorio forniranno maggiori dettagli.

 

Parallelamente, è in corso una perizia sulla capacità di intendere e di volere di Malavolta al momento del delitto, per determinare la sua idoneità a sostenere un processo. Il secondo incontro, avvenuto nel carcere di Marino del Tronto, ha esplorato aspetti della sua vita personale e comportamentale.

 

L’avv. Saveria Tarquini

Inoltre, il Tribunale per i Minori di Ancona ha confermato il collocamento dei due figli minori di Emanuela presso i nonni materni, estendendo il sostegno anche a loro. La potestà genitoriale di Malavolta è sospesa; il giudice si è riservato sulla richiesta fatta dall’avvocata Saveria Tarquini di contatti telefonici tra Malavolta e i figli.


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