Acquistare l’area Brancadoro? Marinangeli: «Prima va sistemata l’ex fabbrica di Via Calatafimi»

Lorenzo Marinangeli (Lega)

di Giuseppe Di Marco

Il Comune sta effettivamente pensando di comprare l’area Brancadoro? In Consiglio comunale, sabato scorso, è stato Luigi Rapullino a mettersi a disposizione per una possibile vendita della superficie a prezzo di acquisto.

Un’operazione che, per Lorenzo Marinangeli, non porterebbe da nessuna parte: il leghista invece propone tutt’altro intervento. «Ritengo della massima importanza sistemare l’ex fabbrica di Via Calatafimi – afferma il consigliere – Oggi si parla tanto di comprare l’area Brancadoro ma io, invece, penso che le nostre risorse dovrebbero essere investite in tutt’altro progetto. Certo occorre trovare un modo, perché il volume è privato, ma è anche necessario rimettere in sesto una zona della città, come richiesto da anni dai residenti del quartiere».

Un intervento nella zona al confine con Grottammare, dichiara il salviniano, sarebbe di gran lunga più utile alla città: «Sull’area Brancadoro non sono d’accordo – prosegue Marinangeli – se la acquistiamo, rimarrà ferma per altri 30 anni. In zona San Filippo Neri invece si potrebbe fare un nuovo parco, magari con aree di sosta. Se un’Amministrazione riesce a mantenere il decoro urbano può farsene un vanto. In tutti gli altri casi, quando degli imprenditori decidono di rilanciare delle zone abbandonate, si può solo essere contenti».

Continua il salviniano: «Per parlare di riqualificazione, bisogna tenere presente tutta la zona nord, che io frequento per lavoro. Questa parte di San Benedetto, lentamente, sta rinascendo. Basti vedere i recenti sviluppi sulle palazzine Santarelli: zone che fino a qualche tempo fa erano frequentate da senzatetto e che ora si vuole restituire a nuova vita. L’area è strategica, data la presenza del porto, e proprio in tal senso si dovrebbero riqualificare anche i capannoni che nel corso degli anni sono stati abbandonati, cercando di rilanciarla secondo un’ottica turistica. In quei pressi andrebbero aperti ristoranti o locali per l’intrattenimento, anche perché non darebbero fastidio, vista la lontananza dal centro».