Oliva ascolana, Valenti: «La Dop non è un ostacolo alla libera iniziativa economica ma uno strumento di tutela collettiva»

ASCOLI - Il presidente del Consorzio di Tutela risponde all’Associazione degli Industriali: «L’aggiudicazione della gara  per la gestione dei terreni in zona Campolungo è venuta meno per responsabilità a cui siamo assolutamente estranei, così come attestato formalmente con provvedimento Anac Autorità Nazionale Anticorruzione»
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Continua il botta e risposta tra il Consorzio di Tutela dell’Oliva Ascolana del Piceno e l’Associazione degli Industriali riguardo alla certificazione Dop.

Primo Valenti

 

E’ Primo Valenti, presidente del Consorzio, a parlare: «Il Consorzio Tutela e Valorizzazione Oliva Ascolana del Piceno DOP ha uno specifico ruolo istituzionale attribuito dal Ministero dell’Agricoltura, al quale risponde del proprio operato. Quindi, sussiste un vero obbligo di replica alle dichiarazioni del dottor. Simone Ferraioli vista la gravità e, secondo noi, non veridicità di quanto dichiara a nome della importante e autorevole associazione Confindustria di Ascoli Piceno.

L’aggiudicazione della gara ad evidenza pubblica per la gestione dei terreni del Comune di Ascoli Piceno in zona Campolungo è venuta meno per responsabilità a cui il Consorzio e anche i singoli Consorziati sono assolutamente estranei, così come attestato formalmente con provvedimento Anac Autorità Nazionale Anticorruzione. Spiace che, coinvolgendo l’autorevole nome di Confindustria, vengano introdotti alcuni temi senza conoscere i fatti documentali e documentabili.

In merito ai quantitativi di produzione e ad asseriti “fabbisogni” di cui il dottor Ferraioli continua a scrivere, viene da dire che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: l’augurio sincero a tutte le imprese di Confindustria, e non solo, è quello di aumentare in modo esponenziale la produzione di olive farcite o ripiene. Attribuire cose diverse al Consorzio è offensivo e pretestuoso.

Stupisce infine che il presidente Confindustria Ascoli Piceno insista ad equivocare tra la valorizzazione di una DOP e la creazione di un monopolio.
La DOP non è un ostacolo alla libera iniziativa economica ma uno strumento di tutela collettiva. Da Confindustria ci saremmo aspettati la difesa della corretta informazione al consumatore, a tutela degli imprenditori che investono sull’eccellenza agroalimentare italiana». 

Continua la polemica sulla Dop dell’oliva ascolana del Piceno, Ferraioli: «Contano i fatti»


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