Federica Capriotti del Comitato Imprenditoria Femminile Marche
Come già avvenuto nel 2023, anche nel 2024, stando ai dati in mano alla Camera di Commercio delle Marche, la diminuzione delle imprese femminili delle Marche risulta diffusa a tutte le province, con i picchi maggiori nelle due province settentrionali: Pesaro Urbino conta a fine anno 7.466 imprese ”rosa” (-623 rispetto a fine 2023, pari a -7,7%), mentre Ancona, con 8.807 imprese femminili, ne perde 454 (-4,9%).
Rispetto a quanto riscontrato nel 2023, quando alcune province avevano fatto rilevare diminuzioni contenute attorno all’1% o meno e altre più marcate (quasi del 7%), nel 2024 le diminuzioni percentuali sono relativamente più omogenee: Ascoli Piceno ha 4.998 imprese femminili (-219; -4,2%), mentre a Fermo le imprese femminili sono 4.475 (-108; -2,4%), e infine la provincia di Macerata scende a 8.055 (-275; -3,3%).
Anche la distribuzione territoriale del tasso di femminilizzazione smussa i valori limite e diviene un po’ più uniforme: i tassi maggiori sono quelli di Fermo e di Macerata, entrambi attestati al 23,9% (ma un anno prima Macerata aveva il 24,2%), allineate alla media regionale sono invece le due province di Ancona (23,2%) e Ascoli Piceno (23,5%), mentre si mantiene inferiore la femminilizzazione del tessuto imprenditoriale della provincia di Pesaro-Urbino (22,2%), sebbene in lieve crescita.
«L’andamento della demografia delle imprese guidate da donne, nella nostra regione – spiega Federica Capriotti del Comitato Imprenditoria Femminile Marche – segue il trend della nati mortalità dell’imprenditoria nel suo complesso: entrambe sono in contrazione rispetto al 2023 (ed entrambe, va sempre ricordato, risentono anche della procedura delle cancellazioni d’ufficio dal Registro delle Imprese). Pur nella marcata diminuzione, anno su anno, del numero di imprese femminili, le Marche rimangono una regione con un’incidenza di imprese a titolarità di donne sul totale maggiore rispetto a quella italiana.
Oggi l’impegno di Camera Marche, attraverso il suo Comitato per l’Imprenditoria femminile è di favorire le pre condizioni che portano alla nascita di nuove imprese (guidate da donne come da uomini ) e supportare l’importante quota di imprese femminili che caratterizzano il nostro tessuto imprenditoriale: lo facciamo prevedendo contributi e momenti di valorizzazione di queste realtà, come accade ogni anno con il Premio Impronta di Impresa; tramite la consulenza (per imprese sia a titolarità femminile che maschile) offerta dal nostro Servizio Nuove Imprese, come pure partecipando a progetti di sistema dedicati, ad esempio il percorso formativo “Donne in digitale”; on line e gratuita, questa formazione approfondisce metodologie e strumenti strategici per la presenza su web delle imprese femminile, l’utilizzo dei social media, la cura dei contenuti anche attraverso l’intelligenza artificiale, l’utilizzo di tecnologie di e-commerce al fine di accrescere la professionalità manageriale e di migliorare le competenze digitali delle donne che fanno impresa e delle lavoratrici, anche e soprattutto in ottica di contrasto al gender gap».