Avis Sibillini, è tempo di bilanci 2024: numeri ed eventi ma anche il programma per la festa dei 75 anni

Come ogni anno, Avis “Sibillini” di Amandola, prosegue la tradizione di rendere itinerante l’Assemblea, allo scopo di portare a conoscenza l’attività di Avis Comunale presso i luoghi di residenza dei tanti donatori di sangue attivi nell’entroterra fermano e piceno.

Quest’anno è stato il Comune di Force, la cui amministrazione ha messo a disposizione i locali, individuato lo svolgimento del momento statutario e consentire la mostra degli elaborati delle scuole dell’obbligo, che insistono nello stesso territorio, che hanno partecipato al concorso ormai trentennale dal titolo “Mamma e papà voi donate il sangue?”.

Il presidente Domenico Annibali ha ricordato che l’incontro prevede principalmente la formalizzazione di quanto prevede lo Statuto: ratifica delle poste di bilancio previste per questo 2025 e il resoconto di quanto si è investito, da un punto di vista economico, nel 2024.

«Le iniziative che la nostra comunale ha portato a termine nello scorso anno – ha proseguito Annibali – hanno reso sempre più visibile il nostro messaggio che può essere riassunto così: dono il mio sangue, il mio plasma, il mio tempo, perché Avis non è solo donazione di sangue. È un mondo attivo con tanti progetti che prendono vita grazie all’altruismo dei volontari. Tra le iniziative che hanno caratterizzato il 2024 ricordiamo la partecipazione al tradizionale giorno del ringraziamento del primo dicembre 2024 a Loreto, l’ormai classico incontro di Capodanno che ha salutato il 2024 a Firenze, senza dimenticare la passeggiata naturalistica ripercorrendo un tratto del cammino francescano fino alla manifestazione per la 56esima annualità della Fiera degli Uccelli di Comunanza senza dimenticare le molte manifestazioni con Admo e Aido raggruppate sotto l’unico simbolo delle associazioni del dono».

Avis “Sibillini” non ha tralasciato neanche quelle indette da Avis Provinciale e dalle altre consorelle del Fermano per «denunciare la continua chiusure dei centri di raccolta di Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Marte, Montegranaro e Montegiorgio. Il rapporto con le scuole, il contatto diretto con gli studenti resta, da oltre trent’anni, un canale previlegiato per diffondere il valore della donazione, della solidarietà e soprattutto sensibilizzare i giovani e garantirsi il ricambio generazionale, culminate nella partecipazione e mostra degli elaborati per rispondere al concorso grafici pittorico che quest’anno aveva come titolo “Mamma e papà voi donate il sangue?”. L’evento più importante è comunque avvenuto nell’ultimo mese dello scorso anno e precisamente il 19 dicembre quando, per la prima volta, abbiamo potuto riconquistare la dignità di un centro di raccolta decisamente rispettoso e degno per i donatori del nostro territorio all’interno del nuovo ospedale dei Sibillini di Amandola. Una conquista che è stata possibile perché voi donatori di sangue avete fortemente voluto, attraverso la costante risposta alla chiamata, e avete fortemente dimostrato che le difficoltà, come quelle degli ultimi anni dovute al terremoto e al Covid 19, oggi in gran parte sono alle spalle. Questi eventi non hanno ridotto lo spirito, parte importante del volontariato, e la partecipazione dimostrando ancora una volta che, se ben gestiti, essi possono trasformarsi e diventare veicolo di vita e speranza a chi attende, nel nostro caso il sangue, per continuare a vivere. Un percorso che per noi ha avuto in più la scoperta che l’umanità passa anche un’autoemoteca ed un container adibito a Centro di raccolta. Non finiremo mai di ringraziare la consorella di Vibo Valentia che proprio nel momento peggiore del periodo sismico non ha esitato a condividere con noi un’autoemoteca per continuare a donare».

Il 2024 è stato anche l’anno in cui il volontariato ha dovuto recepire una nuova legge che gestirà il terzo settore «del quale anche noi facciamo parte, con più burocrazie e, speriamo, più associativismo. Comunque – continua Annibali – il deciso aumento del peso delle normative e degli adempimenti avuti in questi ultimi anni ha rischiato di far passare in secondo piano la nostra principale missione di promuovere la donazione di sangue e plasma intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, costringendoci a prestare una maggior attenzione alla gestione, richiedendo sempre più figure disponibili e anche professionalmente capaci in tutti gli ambiti sottraendoci del tempo prezioso».

Per passare ai numeri il 2024 le sedute di prelievo presso il centro di raccolta, ancora container, sono state 502. Al 31 dicembre il numero di soci è di 350 attivi di cui 24 nuovi iscritti con una età compresa tra i 18 e 55 anni (17 maschi e 7 femmine).

«Continuiamo il rapporto con le scuole, il contatto diretto con gli studenti resta un canale previlegiato per diffondere il valore della donazione, della solidarietà e soprattutto sensibilizzare i giovani anche per garantire il ricambio generazionale. Per ultimo – ricorda il presidente – la lunga presenza di Avis nel nostro territorio, una presenza che quest’anno festeggia il 75esimo compleanno. Per ricordare questo avvenimento abbiamo programmato una manifestazione che si svilupperà il 13 e 14 settembre 2025 dove abbiamo previsto diversi momenti di cultura, spettacolo, sport. Tutti saranno coinvolti, attraverso le loro estensioni territoriali a rendere sempre più coinvolgente il rapporto tra società e volontariato, tra volontariato e dono, tra dono e salvare vite. Gli eventi che abbiamo pensato sono riassunti in un convegno culturale con la presenza di relatori a cui abbiamo affidato il compito di illustrare le varie componenti che racchiudono la richiesta di aiuto da parte della società della quale facciamo parte sotto i profili psicologico, legale e sanitario (sabato pomeriggio ad Amandola), e uno spettacolo teatrale con contenuti divertenti e musicali (sabato sera a Comunanza) e un ricordo dei nostri soci che ci hanno lasciato (santa messa domenica ad Amandola) con deposizione corona d’alloro al monumento del donatore presso il nuovo Ospedale dei Sibillini di Amandola».