«Un dosso tra le strisce pedonali e pavimentazione del marciapiede divelta, sono un pericolo»: la denuncia di Italia Nostra 

ASCOLI - Il presidente della sezione ascolana, Gaetano Rinaldi, punta i fari sulla frequentatissima Via Napoli 
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Un dosso tra le strisce pedonali ormai sbiadite, pavimentazione del marciapiede divelta e blocchi di cemento sollevati: situazioni di pericolo per i pedoni, nella frequentatissima Via Napoli, Ascoli.

 

A lanciare l’allarme è la sezione di Ascoli di Italia Nostra che premette, però di riconoscere «l’impegno posto dall’Amministrazione comunale per migliorare la condizione di decoro e sicurezza della nostra città, con la realizzazione, tra l’altro, di numerose piste ciclabili.

Tuttavia – si legge ancora nella nota firmata dal presidente Gaetano Rinaldi – dobbiamo segnalare alcune situazioni critiche, che , richiedono un pronto intervento per eliminare oggettive condizioni di pericolo e di insicurezza».

 

«A rappresentare la condizione di oggettivo pericolo per l’incolumità delle persone – continua Rinaldi – è la presenza di un vero e proprio dosso che si è formato in Via Napoli proprio di fronte alla scuola “Luciani” e nei pressi del chiostro di vendita di giornali a seguito del sollevamento dello strato di asfalto nel punto di attraversamento della strada, proprio sulle strisce pedonali peraltro in quel punto diventate invisibili.

 

Un’ analoga condizione di pericolo è rappresentata dal sollevamento di un blocco di cemento della cunetta proprio davanti all’edicola, in una zona frequentata , tra l’altro, dai numerosi alunni che frequentano la Scuola Luciani e dai loro genitori.

Tanto per completare l’opera, a circa 15 metri dall’edicola, sull’ampio marciapiede spartitraffico, numerosi blocchetti si sono sollevati proprio nei pressi di un panchina creando condizioni di pericolo ed evidenziando una sciatteria non degna certamente della immagine della nostra pregiata città».

 

Il presidente della sezione ascolana di Italia Nostra evidenzia di «avere assistito in poco tempo al pericolo corso da più persone che, inciampando, stavano per cadere.
Fortunatamente in questi casi il tutto si è concluso con una semplice imprecazione e un dovuto lamento.

Ma ci dobbiamo chiedere: il tutto si concluderà sempre senza danni? E se invece questi si dovessero verificare, chi sarà costretto a pagarne le conseguenze?»

 

Non ultimo, Rinaldi rimarca sul «problema della ossessiva presenza delle deiezioni liquide e solide dei nostri amici a quattro zampe e di mozziconi di sigarette, già oggetto di alcune nostre proposte, nell’immediato». 


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