Ponte di Tasso, il gioiellino abbandonato ora è anche pericoloso

ASCOLI - Il monumento di origine medievale dimenticato e off limits ormai da due anni, avvolto da mille problemi, tra sicurezza, vandalismi e circolazione veicolare. Le preoccupazioni dei residenti in vista della bella stagione ed un sito difficilmente gestibile a causa del sovraffollamento. La delusione per la mancata partenza dei lavori per unire la zona con la Cartiera Papale
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di Luca Capponi 

 

Buono per le foto e i post sui social, meno per le questioni…pratiche. Anzi, per quelle rappresenta un problema vero e proprio. Non a caso, da re del web portatore di centinaia di clic, è finito in un dimenticatoio difficilmente accettabile. Trattasi del Ponte di Tasso, stupendo monumento di origine medievale collocato lungo la strada tra Ascoli e Castel Trosino, sopra le acque azzurre del fiume Castellano.

Il Ponte di Tasso (foto C. Perugini)

 

La lenta ma progressiva trascuratezza a cui è stato sottoposto lo ha nel tempo condotto alla situazione attuale, abbandonato, pericoloso e per questo purtroppo irraggiungibile nonostante sia diventata una delle mete meno note ma più ambite da centinaia di persone al giorno, in primis durante la bella stagione dove molti vi si recano per un bagno rinfrescante.

 

Ma andiamo con ordine, soprattutto per chi non ne conosce la vicenda (trovate i link ai vecchi articoli in coda). Per arrivare al ponte la maggior parte utilizza l’automobile o lo scooter, e qui sorge la prima grana: la stradina asfaltata è molto stretta e non consente il passaggio di più auto in senso opposto contemporaneamente, cosa che praticamente manda in tilt la zona, soprattutto nei weekend estivi, con ripercussioni, litigi, parcheggi selvaggi(che riducono ancor di più la carreggiata), intasamenti e gravi problemi anche per chi in quella zona ci vive.

Uno dei cartelli che indica la chiusura, lungo la stradina di accesso

 

Per questo, qualcosa è stato fatto grazie al lavoro della Polizia locale, con il posizionamento di divieti di sosta sulla stradina e di transito su un tratto della stessa, con conseguenti sanzioni per gli indisciplinati. La richiesta dei residenti al Comune di realizzare un piccolo allargamento di alcuni punti della carreggiata, come ci hanno riferito, cade però nel vuoto da diversi anni nonostante le rassicurazioni.

La rete che chiude l’accesso privato

 

Capitolo due. Il vecchio sentierino di accesso a piedi è negli anni divenuto off limits, scomparendo del tutto tra le sterpaglie e creando un effetto domino. Fino a due anni fa, infatti, per scendere fino al ponte veniva utilizzato un percorso “alternativo” ma di proprietà privata, breve e scosceso. L’aumento smisurato di visitatori ha dunque mandato letteralmente in sovraffollamento la zona non solo a livello di circolazione veicolare, ma anche a livello, diciamo così, pedonale. Si tratta evidentemente di un luogo tanto suggestivo quanto delicato, immerso nella natura, non adatto a reggere determinati flussi, tra persone che percorrono i sentieri in ciabatte, infortuni, vandalismi, bivacchi e rifiuti abbandonati.

Un’esercitazione del Soccorso Alpino sul posto

 

Il fatto che poi il ponte non abbia nessun tipo di protezione fa il resto, coi proprietari che hanno deciso di impedire l’accesso chiudendo il sentiero anche per non avere problemi “legali” quando si verificano incidenti e cadute, circostanze che in passato si sono verificate spesso, tra un intervento e l’altro di Vigili del fuoco o Soccorso Alpino.

 

Ad oggi, dunque, la situazione è rimasta immutata, anzi peggiorata. Di riaprire il vecchio sentierino, niente. Di messe in sicurezza, idem. E il Ponte di Tasso resta amaramente chiuso. Sempre i residenti ci riferiscono poi di tagli continui alla rete da parte di persone che si recano al fiume con…le tronchesi, con corollario di episodi poco piacevoli e minacce.

 

Gli stessi residenti, infine, manifestano delusione per la mancata partenza dei lavori di un percorso ciclopedonale che dovrebbe unire la zona con la Cartiera Papale seguendo il corso del fiume, e che potrebbe dare una svolta positiva alla situazione. I fondi consistenti ci sono (1,3 milioni del Pnrr), ma dopo un cantiere apparso nell’aprile del 2024 (dove si parla di termine lavori entro 365 giorni) , l’intervento pare ancora nemmeno iniziato. E con la stagione estiva alle porte, qui c’è chi spera, a ragione, che non accada nulla di spiacevole.

 

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