Assemblea Confesercenti Balneari, Nello Tizzoni, Sandro Assenti e Antonia Fanesi
La Regione chiede, ma la Confesercenti Marche rilancia. Sul tema della questione Bolkestein, che entro il 2027 minaccia di portare a gara tutte le concessioni demaniali marittime italiane, si è svolta nella mattina del 15 marzo un incontro da parte della Confesercenti Marche a seguito della richiesta della Regione Marche di rispondere a una scheda sul tema degli indennizzi ai concessionari uscenti che dovessero perdere la gara.
Il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, infatti, sta coordinando un tavolo con tutte le associazioni di settore per arrivare a un testo, il più condiviso possibile, per definire in che modo calcolare gli indennizzi; tavolo che nelle intenzioni del ministro dovrebbe essere chiuso a breve per giungere, entro la fine del mese, a un testo che dovrà ottenere il parere favorevole della Commissione Europea. Il ministero ha chiesto alla Regioni di coinvolgere le associazioni territoriali per un parere sul calcolo degli indennizzi, il tutto con un preavviso di pochissimi giorni rispetto ai tempi di consegna.
La discussione, presenti il presidente regionale Confesercenti Sandro Assenti, Nello Tizzoni della Confesercenti Provinciale, Antonia Fanesi vicepresidente provinciale, Elena Capriotti direttore provinciale, è stata aperta da Sandro Assenti il quale ha fatto il punto della situazione e delle ultime vicende che hanno riguardato la categoria. Successivamente il confronto è stato molto vivace e con diversi contributi, e a termine l’assemblea ha votato all’unanimità l’ordine del giorno portato da Nello Tizzoni, il quale ha rimarcato come la recente sentenza del Tar Toscana (clicca qui) sia un elemento di novità nel panorama giurisprudenziale in quanto si rifà a precedenti sentenze della Corte di Giustizia Europea, di cui nei prossimi mesi è attesa una sentenza proprio sul tema della non retroattività della direttiva Bolkestein alle concessioni precedenti al 2010, data di recepimento in Italia, oltre all’esclusione delle concessioni demaniali marittime in quanto concessioni di beni e non rientranti nella Direttiva Servizi.
«Fermo restando che consigliamo di attendere che si esprima la Corte di Giustizia Europea tra l’altro confermata dalla sentenza Tar Toscana su concessioni ante 2009, nel frattempo in merito agli indennizzi questa organizzazione non transige sul fatto che tale parola – orripilante – indennizzi sia sostituita dal valore completo dell’azienda costruita sulla concessione con valutazione della stessa tenendo conto di tutti gli investimenti e del cosiddetto avviamento commerciale. Tutto il resto ha solo una parola, esproprio e aprirebbe la porta a 30 mila ricorsi» ha scritto Tizzoni.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati