Da una parte il Movimento 5 Stelle, che parla di passerelle elettorali da parte del Governo in materia di sicurezza. Dall’altra un esponente di Fratelli d’Italia che puntualizza come la situazione sia più che attenzionata dallo stesso esecutivo.
Due onorevoli sambenedettesi di sponde opposte, il pentastellato Giorgio Fede e il sottosegretario Lucia Albano, intervengono sui fatti di sangue avvenuti all’alba in Riviera, che hanno visto morire per accoltellamento un giovane di 24 anni.
«Il tema della sicurezza cittadina è da tempo oggetto di attenzione, anche su mia diretta sollecitazione, da parte del Ministero dell’Interno, che sta effettuando le opportune valutazioni, anche sulla base dei tragici recenti accadimenti – continua –. Desidero, inoltre, sottolineare come sia necessario di avviare un dialogo costruttivo che coinvolga tutte le istituzioni, la famiglia, la scuola, le comunità educanti tutte, per affrontare le serie questioni che interessano i giovani, in un momento di cambiamento sociale così profondo e repentino. Dobbiamo lavorare insieme, anche nella nostra città, per creare un ambiente sicuro e inclusivo, dove i ragazzi possano crescere e realizzarsi».
«Quello che è avvenuto stanotte lascia senza parole – dice -. Esprimo il mio cordoglio e la mia solidarietà ai familiari del 24enne rimasto ucciso e tutta la mia vicinanza anche agli altri feriti. Mi chiedo come sia possibile che si sia arrivati a questo punto. Per di più con un governo che, fra le priorità, aveva posto la sicurezza e il giustizialismo. Mi chiedo come mai, con un’emergenza sicurezza evidente da tempo, su tutta la costa marchigiana, non intervenga Piantedosi in maniera incisiva. Ad oggi dal governo solo passerelle elettorali, e questo è inaccettabile».
«La mia solidarietà va anche agli operatori della sicurezza, costretti a lavorare sotto organico nonostante le evidenze dei giorni precedenti in città e non solo – prosegue Fede -. Sono mesi che la situazione è evidentemente ad un punto di non ritorno. Forse in questi giorni, dopo una simile escalation, ci saremmo aspettati di vedere al lavoro Piantedosi con delle soluzioni per aumentare le risorse per incrementare organici e dotazioni e rendere il commissariato di primo livello, mentre sono venuti per la campagna elettorale il ministro Salvini ed il ministro Lollobrigida. Lascia di stucco, visto che proprio Salvini prometteva maggiore sicurezza. Un’altra promessa che si infrange di fronte ai fatti. Cosa fare per le Marche? È la domanda che oggi tutti si debbono porre, a partire dalle forze politiche, maggiormente quelle di maggioranza, e non fare campagna elettorale e passerelle per proporre nomi e non soluzioni».
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