«Oltre le Infrastrutture, per lo sviluppo della connettività tra le Marche e la Macroregione Adriatico-Ionica»

PROGETTO -Presentata oggi in Camera Marche ad Ancona la terza annualità del progetto Infrastrutture curato dall’ente camerale che lo ha focalizzato nel 2025 sulle connessioni all’interno del bacino adriatico ionico forte della sua partecipazione attiva di socio (fondatore) del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio: associazione transfrontaliera nata all’indomani della fine del conflitto tra i Paesi che componevano la Jugoslavia federale.
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Presentato oggi in Camera Marche ad Ancona la terza annualità del progetto Infrastrutture curato dall’ente camerale che lo ha focalizzato nel 2025 sulle connessioni all’interno del bacino adriatico ionico forte della sua partecipazione attiva di socio (fondatore) del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio: associazione transfrontaliera nata all’indomani della fine del conflitto tra i Paesi che componevano la Jugoslavia federale.

Il Forum AIC dal 2001 coinvolge 37 Camere di Commercio di 9 Paesi affacciati sia sulla costa adriatica che ionica ed è  stato riconosciuto come uno dei principali stakeholder della strategia EUSAIR.

Al lancio odierno della progettualità hanno preso parte: Gino Sabatini (Presidente della Camera di Commercio delle Marche e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio),  Antonello Fontanili (Direttore di Uniontrasporti collegato on line ),  Michele De Vita (Segretario Generale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio), Robert Rakar direttore della Camera di Commercio di Primorska (Slovenia – collegato online)  Milica Dubljevic (Associazione dei Trasporti della Serbia – tramite un messaggio  video). Le conclusioni sono state affidate al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

 

LA COMPETITIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE MERCI E DELLA LOGISTICA NELL’AREA e NELLE MARCHE

Il Logistic Performance Index (LPI) fornisce una misura della capacità di 139 Paesi nel mondo di movimentare merci con velocità e affidabilità e quantifica la competitività della logistica a livello internazionale, misurato su fattori quali dotazione infrastrutturale, competenze logistiche, tracciabilità, spedizioni, tempestività, sistema doganale.

«Nelle Marche gli indicatori più critici – rimarcano dalla Camera di Commercio – riguardano logistica, aeroporti/porti, in ragione della scarsa accessibilità delle province ai nodi di riferimento, data l’assenza di grandi vie di comunicazione. A Macerata e Ascoli la performance peggiore. Insomma: sul fronte infrastrutturale nelle Marche c’è molto da lavorare e una delle strade più interessanti è quella di uno sviluppo del settore trasporti in connessione  e dialogo con quello dell’intera aerea macroregionale di cui la nostra regione rappresenta un ideale baricentro strategico».

E’ per questo che Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con Unioncamere nazionale e Uniontrasporti ha deciso di concentrare la terza fase del Progetto Infrastrutture (che ha già portato dal 2019 a:  a una valutazione dell’impatto delle infrastrutture nelle Marche dei costi del non fare, alla redazione e integrazione del Libro Bianco sulle priorità delle imprese e all’analisi del Corridoio Est-Ovest) alla realizzazione di un FOCUS sui Fabbisogni e opportunità di connessione tra Marche e Macro Regione Adriatico-Ionica.

 

IL PROGETTO 

Il FOCUS prevede un roadshow articolato in una serie di eventi per sensibilizzare imprese e istituzioni sulle potenzialità di sviluppo economico derivanti da un miglioramento delle reti di trasporto. 

Tre tappe saranno ospitate nei territori di competenza del Forum AIC, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente gli stakeholder locali.

In particolare saranno organizzati:

  • Un evento in Grecia (maggio 2025), in occasione del X Forum

EUSAIR, dedicato ai traffici marittimi e al potenziamento delle

infrastrutture portuali

  • Un evento in Slovenia (giugno 2025), focalizzato su strade e

ferrovie, per affrontare le criticità nei collegamenti tra UE e Balcani

occidentali.

  • Una possibile tappa in Serbia, in collaborazione con la Camera

di Commercio Nazionale Serba, per esplorare nuove opportunità di

connessione aerea tra la Macroregione Adriatico-Ionica e le

Marche.

 

Il roadshow si concluderà infine a Roma a settembre, presso Unioncamere.

«Il Progetto Infrastrutture, finanziato  dal  Fondo di Perequazione del sistema camerale, nasce – il commento di Gino Sabatini – Presidente della Camera di Commercio delle Marche e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio – con l’obiettivo di rafforzare il ruolo chiave delle Camere di Commercio nel disegnare una strategia e una visione in termini di efficienza dei sistemi di trasporto e logistica al servizio delle economie locali. Camera Marche che da sempre opera grazie alla presenza del Forum AIC per lo sviluppo dell’area transfrontaliera ha voluto per questa annualità del Progetto concentrare l’attenzione sulla connettività infrastrutturale tra i Paesi del bacino adriatico ionico: connect the Region, the Macro Region, è slogan di molte nostre edizioni dell’Assemblea della  Associazione Forum che dedica al tema uno speciale Tavolo di lavoro, è un imperativo a cui non possibile sottrarsi: le infrastrutture sono premessa di scambio commerciale e turismo. E uno sviluppo integrato e armonico delle nostre reti può permetterci di ottimizzare risorse, mettere insieme le forze, risolvere criticità.  Ribadire il ruolo delle Marche nella Macro Regione è uno degli obbiettivi del governo regionale e l’azione di Camera Marche in tal senso procede di pari passo con quella disegnate dalle politiche regionali».

«E’ fondamentale – ha dichiarato il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – porre la nostra regione all’interno di un territorio di area vasta che ha forti diversità ma molte straordinarie opportunità. Ci separano dall’altra sponda dell’Adriatico pochi chilometri: se fosse strada e non  mare li percorreremmo più volte al giorno. Dobbiamo considerare i Paesi dell’area vicini e avvicinabili come effettivamente possono essere. Questo sarebbe importante sempre e lo è a maggior ragione oggi in cui ci troviamo a ridiscutere gli equilibri commerciali e chi riesce a emergere va ad occupare un ruolo che sicuramente può essere cruciale dal punto di vista logistico ma della competitività dei territori nel loro complesso.. Le Marche possono essere ponte tra le due sponde dello stesso mare ma occorre ragionare in termini di area vasta e non tralasciare ad esempio l’aspetto dei collegamenti aerei; con una efficiente intermodalità possiamo aprire opportunità alle imprese, ai giovani, ai professionisti di tutti i settori produttivi, compreso il turismo che si riapproprierebbe  di un patrimonio culturale composito  quale quello che caratterizza l’area della Macro Regione».

«L’analisi socio-economica ed infrastrutturale dell’area di studio e la raccolta di esigenze e opportunità dal territorio – sottolinea Antonello Fontanile Direttore di Uniontrasporti – siamo certi consolideranno e meglio orienteranno le tante sfide che già si schiudono sul fronte del bacino adriatico-ionico: guardiamo, ad esempio, ad avere una maggiore accessibilità dell’Italia ai Balcani occidentali, nonché migliori collegamenti aerei, a un miglioramento comune delle infrastrutture in termini di capacità e standard di sicurezza. Tra i nostri obbiettivi il collegamento dell’ultimo miglio tra porti, terminali intermodali e rete ferroviaria/stradale e lo sviluppo delle autostrade del mare».

«Come ricordato dal presidente Sabatini, il Forum AIC – dichiara il Segretario Generale del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio Michele De Vita – ha istituito un Gruppo di Lavoro dedicato ai trasporti e alla connettività, composto da esperti dei 9 Paesi dell’Area. Questo gruppo si propone di contribuire agli obiettivi della revisione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e della Strategia dell’UE per una mobilità sostenibile e intelligente. La sua attività sarà orientata all’analisi delle problematiche infrastrutturali e alla formulazione di proposte volte a migliorare la connettività multimodale e a ridurre le difficoltà ai valichi di frontiera, con l’obiettivo di facilitare il commercio e il trasporto nella Macroregione Adriatico-Ionica. Quest’ area è caratterizzata da una forte interdipendenza economica e da un ruolo strategico nei collegamenti tra l’Europa e i Balcani Occidentali».

 

LA MACRO REGIONE IN NUMERI

A dicembre, grazie alla collaborazione e sostegno della Regione Marche, il Forum AIC sotto la presidenza Sabatini ha lanciato l’Osservatorio Do-Air, sviluppato in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.

L’Osservatorio DO-AIR – Osservatorio Dati della Regione Adriatico-Ionica nasce dalla collaborazione tra la Regione Marche, la Camera di Commercio delle Marche, il Forum AIC e l’Università Politenica della Marche, come strumento, strutturato e permanente, per monitorare l’evoluzione dei dati nel tempo con un approccio sistematico e continuo. 

In linea con le priorità della Strategia EUSAIR, DO-AIR mira a fornire analisi approfondite e costantemente aggiornate sui principali aspetti socio-economici e infrastrutturali, con particolare attenzione ai settori del commercio, degli investimenti, della demografia e del traffico marittimo e aereo. 

L’iniziativa si avvale della preziosa collaborazione scientifica dell’Università Politecnica delle Marche e del suo Centro di Ricerca sull’Innovazione e l’Imprenditorialità, il quale assicura un approccio metodologico di alta qualità.

Dai primi dati rilevati dall’Osservatorio la Macro Regione ha visto negli ultimi anni un’evoluzione significativa: il valore dell’interscambio commerciale è cresciuto del 300% rispetto al 2002 e il settore manifatturiero ha raggiunto un valore complessivo di 31,1 miliardi di euro nel 2022.

Il commercio e l’economia della macroregione continuano a crescere a ritmi sostenuti. 

Il PIL della macroregione Adriatico-Ionica ha raggiunto 1.839 miliardi di dollari nel 2022, con le regioni italiane che rappresentano oltre il 73% di questo valore. 

Il commercio con l’area è aumentato del 175% negli ultimi vent’anni, con un incremento del 102% solo nell’ultimo decennio.

Tuttavia, la crisi pandemica ha avuto un impatto significativo: il traffico marittimo ha registrato un calo del 12% nel 2020 e, sebbene vi siano segnali di ripresa, il livello pre-Covid non è ancora stato completamente recuperato. E rimangono criticità importanti: la mancanza di dati economici armonizzati e la necessità di sviluppare infrastrutture più integrate sono ancora sfide aperte.

In merito ai collegamenti, uno dei punti chiave riguarda la rete ferroviaria e stradale della regione, che risulta ancora frammentata. Attualmente, solo il 45% delle linee ferroviarie soddisfa gli standard della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e la percentuale di linee a doppio binario rimane inferiore al 50% in molte aree. Il completamento della rete TEN-T, previsto entro il 2040, potrebbe rappresentare una svolta, aumentando la quota del trasporto ferroviario merci dal 13,3% al 18,3%.

 

Anche il settore marittimo e portuale sta vivendo un’evoluzione importante. Il traffico nei porti della macroregione è cresciuto dell’1,6% annuo, con picchi significativi ad Ancona (+7,5%) e Bari (+10,5%)¹.

Tuttavia, permangono sfide ambientali e di efficienza. Durante l’evento Green &Smart Ports, tenutosi a Trieste nel giugno 2023, Italia, Slovenia e Croazia hanno siglato un memorandum d’intesa per rafforzare la sostenibilità e l’efficienza energetica dei porti dell’Adriatico,promuovendo l’adozione di nuove tecnologie per la riduzione delle emissioni.

 


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