L’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio di Amandola (foto dall’Ast di Fermo)
Nuovo personale in arrivo per l’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio di Amandola”. «La direzione generale Ast Fermo, infatti, con determina 70 del 14 marzo scorso ha assunto due nuovi medici per la Medicina Interna di Amandola, che prenderanno servizio dal primo aprile. E’ stata poi pubblicata una determina per l’assunzione di 6 infermieri (da mobilità esterna) e altri 6 infermieri (da mobilità interna) tutti con contratto a tempo indeterminato.
Sempre con specifica determina, è stata avviata la procedura per incarichi a sei Oss (1 da mobilità interna e 5 da mobilità esterna) con entrata in servizio, anche loro, dal primo maggio prossimo». Ad annunciarlo è la stessa azienda sanitaria con una nota.
«La direzione – continua la nota – ha anche provveduto ad assumere, a pieno regime, un nuovo radiologo che consentirà di ampliare l’offerta diagnostica da tre a cinque giorni a settimana. La nuova figura professionale consentirà anche di effettuare diagnosi per chi arriva, in situazioni di emergenza, al Pronto Soccorso. All’ospedale di Amandola, infine, arriveranno anche due nuovi fisioterapisti».
Capitolo trasferimenti dal vecchio al nuovo ospedale. L’Ast: «Dopo la nomina del nuovo direttore della Medicina Interna, il trasferimento del reparto è il secondo obiettivo primario dell’Azienda (il primo, centrato, ha riguardato l’attivazione a soli due giorni dall’inaugurazione, dei principali servizi interni all’ospedale).
Si stima che la conclusione del trasferimento della Uoc sarà ultimato entro il mese di maggio. Per questo motivo è essenziale avere in forze un pool di professionisti guidato da un direttore di indiscussa qualità.
E’ bene sempre ricordare che tutto il personale potrà lavorare, ora, in dei locali completamente nuovi e all’avanguardia, ben diversi da quelli, datati, del vecchio ospedale. Con i nuovi ambienti si possono quindi offrire i più alti standard di sicurezza e qualità del lavoro, per garantire in primis luoghi salubri e incolumità a personale, pazienti e utenza».
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