Carenza di personale, le richieste dell’Usb all’Ast Picena

SANITA' - Il sindacato mette in chiaro che, per evitare il collasso del servizio, sarà necessario intervenire nell'ambito delle assunzioni, degli straordinari e delle ferie
...

Gli ospedali “Mazzoni” di Ascoli e “Madonna del Soccorso” di San Benedetto

 

Carenza di personale, l’Usb Ascoli PicenoAst Ap torna all’attacco per migliorare le condizioni del servizio nel sud delle Marche.

 

«La situazione dell’Ast Ascoli Piceno è ormai al limite della sopportazione – scrive il segretario provinciale Mauro GiulianiIl comparto sanitario è al collasso. Negli ultimi tre anni, l’Ast ha perso oltre 177 unità lavorative, tra cui infermieri, oss, ostetriche, tecnici di radiologia, assistenti sociali e sanitarie e altre figure cruciali per il funzionamento del sistema».

 

Giuliani sottolinea come sia necessario rispettare il turnover: «Nel 2025, la situazione continua a peggiorare con ulteriori perdite di personale, (oss, infermiere, ostetrica assistente sanitario ecc), ma l’Azienda resta paralizzata, senza adottare le misure necessarie per le sostituzioni».

 

Il sindacalista entra nel dettaglio: «Solo nel 2024, abbiamo perso 41 unità, di cui circa 20 infermieri e 13 oss, e le nuove assunzioni ottenute a seguito mobilitazione Usb, non si sono mai concretizzate e non è dato sapere quando e in che numero prenderanno servizio. Esistono, infatti, graduatorie di concorso, come quelle per infermieri e oss, (ma non solo) dalle quali sarebbe possibile attingere, ma anche in questo caso, inspiegabilmente, non sono state fatte le dovute assunzioni».

 

Un caso emblematico, sostiene il sindacato, è quello dei vincitori del concorso oss, «che grazie alla mobilitazione di Usb erano destinati ad essere assunti, ma che ancora non hanno preso servizio e non è chiaro quando lo faranno. Tuttavia, anche queste assunzioni sono del tutto insufficienti rispetto alle reali necessità».

 

Per Giuliani, la situazione è destinata a peggiorare significativamente anche con il piano ferie estivo in arrivo: «Il personale, già stremato, sarà costretto ad affrontare un ulteriore aumento dei carichi di lavoro per garantire i servizi, rischiando di compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza e la sicurezza sul posto di lavoro, se non ci saranno assunzioni».

 

Nella nota, dunque, si fa presente come nel Piano del fabbisogno del personale 2025 fosse indicato che devono essere assunti 40 infermieri e 20 oss a tempo indeterminato. Da qui, l’istanza dell’Usb, che chiede innanzitutto «l’attuazione di un piano straordinario di assunzioni stabili per garantire organici adeguati e condizioni di lavoro dignitose» oltre alla «stabilizzazione Covid dei contratti ancora precari, da oltre 4 anni, e il significativo incremento del personale in servizio con assunzioni stabili per ridurre l’eccessivo stress lavorativo e garantire un’assistenza di qualità ai pazienti».

 

Viene proposto di porre in essere, quindi, «un serio investimento nella sanità pubblica, con le reinternalizzazione dei servizi oggi appaltati, come adi, rsa Ap e Acquasanta, e in particolare infermiere di famiglia con risorse destinate alla sicurezza e al benessere del personale». Infine, «il rispetto delle normative contrattuali, a partire dal pagamento degli straordinari, e il ripristino del diritto alle ferie».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X