Il monastero di San Marco
Offida si prepara ad accogliere visitatori e appassionati d’arte in occasione delle Giornate Fai di Primavera del 22 e 23 marzo. Un’opportunità imperdibile per scoprire due gioielli del patrimonio storico e religioso della città: il Monastero di San Marco e la Chiesa di Sant’Agostino, custode del celebre Miracolo Eucaristico.
Durante queste due giornate, il pubblico potrà immergersi in un viaggio emozionante tra arte, cultura e fede, grazie all’apertura straordinaria di luoghi normalmente non accessibili.
Del Monastero di San Marco, si potranno apprezzare l’architettura suggestiva e la sua storia secolare: sarà possibile visitare la Chiesa, la Sagrestia, il parlatoio – dove verranno proiettate immagini di alcuni spazi interni – e chiostro interno.
La chiesa di Sant’Agostino
La Chiesa di Sant’Agostino, invece, sarà un punto di riferimento per i fedeli e gli appassionati di storia, che potranno conoscere da vicino il Miracolo Eucaristico, con l’apertura straordinaria della teca dove sono conservate la Croce Santa e le reliquie del Miracolo.
Le visite guidate, che saranno uno approfondimento sulla storia e il valore artistico di spiritualità saranno a cura dei Ciceroni Fai.
«Le Giornate Fai di Primavera sono un’opportunità straordinaria per far conoscere e valorizzare il nostro territorio – commenta l’assessora al Turismo Isabella Bosano – Offida è una città ricca di storia, cultura e spiritualità, e attraverso eventi come questo possiamo mostrare al pubblico la bellezza autentica dei nostri tesori artistici e religiosi, promuovendo il turismo culturale».
Quanti raggiungeranno Offida avranno anche la possibilità di visitare anche il Polo Museale, il teatro Serpente Aureo, la Chiesa di Santa Maria della Rocca e l’Enoteca regionale.
Inoltre, i soci Fai potranno beneficiare di sconti esclusivi di numerose attività commerciali.
«Sono particolarmente soddisfatta della risposta entusiastica delle attività commerciali alle Giornate Fai di Primavera – dichiara l’assessora al Commercio e alla Cultura Marica Cataldi – un’iniziativa che dimostra come, lavorando insieme, possiamo valorizzare il nostro patrimonio culturale e sostenere il commercio locale».
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