Montalto delle Marche continua il processo di rigenerazione urbana anche con “Verdeborgo”, un percorso che promuove un nuovo modo di pensare e vivere il verde urbano, coinvolgendo attivamente la comunità nella cura e valorizzazione degli spazi pubblici.
L’iniziativa, ideata e curata da Marchingegno in collaborazione con il Comune di Montalto delle Marche e l’Università degli Studi di Camerino, mira a sviluppare un piano partecipato per la riqualificazione e la valorizzazione delle aree verdi urbane e periurbane del borgo. Un percorso innovativo tra botanica, conoscenze tecnico-pratiche, digitale e creatività, che offre occasioni di formazione, confronto e realizzazione pratica di spazi verdi e arredi urbani sostenibili, pensati, progettati e costruiti dalla e per la collettività.
Dopo la passeggiata botanico-narrativa di gennaio e il laboratorio di piantumazione partecipata di febbraio, il prossimo appuntamento di “Verdeborgo” è il workshop di autocostruzione partecipata, che si terrà venerdì 28, sabato 29 e domenica 30 marzo presso i giardini di Palazzo Paradisi, dalle ore 9 alle 18.
Durante il workshop, i partecipanti potranno cimentarsi in un laboratorio pratico di progettazione e realizzazione di arredi in legno per gli spazi pubblici, guidati dagli architetti Alice Clementi e Alex Trotta, insieme al team di Marchingegno.
«Sarà un’occasione per sperimentare, collaborare e costruire insieme i nuovi arredi per il giardino di Palazzo Paradisi, uno dei luoghi iconici di Montalto delle Marche. Inoltre, sarà un’opportunità unica per lasciare il proprio segno in uno spazio condiviso all’aria aperta», sottolineano gli organizzatori.
Il workshop è gratuito e aperto a tutti, non è richiesta alcuna esperienza, solo voglia di mettersi in gioco. Possono partecipare persone dai 18 anni in su, con curiosità e spirito collaborativo. I posti sono limitati ma è necessario iscriversi entro martedì 25 marzo al seguente link:
https://forms.gle/XuP3RbEmR1wyzwsKA
L’evento fa parte del Progetto “VIRA! Verdi Infrastrutture per Rigenerare l’Ambiente”, finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR (Azione BII).
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