Raccolta fondi per il ragazzo grottammarese ferito, l’avvocato Cacaci si dissocia: «Interrompetela subito»

GRAVEMENTE COINVOLTO durante la rissa che ha provocato la morte di Amir Bhenkarbush, si trova ora a Torrette. L'imprenditore sambenedettese Gian Marco Iacoponi ha l'obiettivo di raccogliere 13 mila euro per sostenerlo nelle spese legali, hanno risposto già in 122, per un totale di 7.792 euro ma il suo difensore nominato non è d'accordo: «Iniziativa promossa a mia insaputa»
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Accoltellamento a San Benedetto, omicidio Amir

 

Una raccolta fondi per sostenere il ragazzo residente a Grottammare, pesantemente ferito durante la rissa che ha procurato la morte di Amir Bhenkarbush (clicca qui) domenica 16 marzo a San Benedetto tanto da essere trasportato in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette. Ma su questo si fa sentire anche l’avvocato sambenedettese Maurizio Cacaci, incaricato di assistere il giovane grottammarese, che si dissocia dall’iniziativa che parte dall’imprenditore sambenedettese Gian Marco Iacoponi, con la piattaforma GoFundMe. L’obiettivo è raccogliere 13 mila euro a sostegno delle spese legali: al momento in cui pubblichiamo l’articolo la raccolta ha raggiunto quota 8.377 euro, pari al 64% dell’obiettivo. Sono 128 i donatori, la maggior parte con cifre di 20-30 euro, fino a un massimo di 50, ma non mancano diversi donatori oltre i 100 euro e fino a un massimo di 500.

 

Nel messaggio di lancio della raccolta fondi si legge quando segue: «Aiutiamo a Superare un Momento Difficile. Cari amici, oggi mi trovo a chiedere il vostro aiuto per una causa molto importante. Un caro amico, sta affrontando una situazione legale complessa e difficile. Purtroppo, le spese legali saranno importanti, per aiutarlo a superare questo momento critico, abbiamo deciso di avviare una raccolta fondi. Daniele è una persona che ha sempre dato tanto agli altri: che si trattasse di un sorriso, di una mano tesa o di un momento di sostegno. Ora è il momento in cui possiamo restituirgli un po’ di ciò che ci ha dato. La sua situazione richiede un aiuto concreto per far fronte alle spese legali che si stanno accumulando, e ogni piccolo contributo può fare una grande differenza. Ti ringraziamo in anticipo per il tuo sostegno».
Arriva però la precisazione dell’avvocato Cacaci: «In qualità di difensore nominato in relazione all’evento delittuoso accaduto in città domenica mattina, ritengo doveroso prendere pubblicamente le distanze da un’iniziativa di raccolta fondi promossa per il presunto sostegno alle spese legali del mio assistito. Dichiaro di non essere stato in alcun modo informato preventivamente di tale iniziativa, della quale ho appreso l’esistenza unicamente da terze persone e tramite la diffusione sui social media».
E ancora: «Preciso inoltre che tale raccolta fondi non è stata autorizzata, né condivisa, né tantomeno indotta e avallata dal sottoscritto. Ritengo necessario dissociarmi fermamente da questo tipo di attività, ribadendo l’importanza del decoro, dell’indipendenza e dell’onore che devono sempre caratterizzare l’esercizio della professione forense. Nel rispetto dei valori fondamentali della deontologia professionale e per evitare fraintendimenti o eventuali speculazioni, invito a voler interrompere immediatamente qualunque iniziativa che possa generare confusione o ombre sull’operato legale e professionale del sottoscritto».

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