Luigi Cava, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia
di Giuseppe Di Marco
Il congresso per il rinnovo della segreteria nella sezione sambenedettese di Fratelli d’Italia è stato rinviato a data da destinarsi. Era stata prevista per sabato 22 marzo, ma per i beninformati ci sarebbero problemi di correnti interne. In sostanza, fra chi sosterrebbe l’area di Andrea Assenti e le candidature ipotizzate nel suo contesto, e quella a sostegno dell’attuale coordinatore, Luigi Cava.
Frange troppo corte per potersi imporre con un ampio consenso, si direbbe. E invece Cava, dal canto suo, dà un’altra versione dei fatti: «Il rinvio del congresso – spiega – è scaturito dall’indisponibilità di chi avrebbe dovuto presiederlo. Era previsto per questo sabato e ora è stato rinviato sine die. Si pensa, al momento, di farlo in una data di metà di aprile».
Il coordinatore, nel merito, non si sbilancia. «La mia – dice – era una candidatura di riconferma, abbastanza scontata, dato che peraltro molti hanno manifestato apprezzamento per l’equilibrio riportato in questi anni. D’altronde ci sono numeri che parlano chiaramente: siamo stati il primo partito nel 2020 e nel 2021, cosa non scontata in una città come San Benedetto. È per questo che mi sono sentito in dovere di raccogliere l’invito fatto da tanti, e quindi ero pronto a presentarmi. Per quanto riguarda altre candidature, non mi è stato manifestato nulla, né informalmente né con una raccolta firme ufficiale».
Continua Cava: «Vedo che si parla dell’esistenza di frange contrarie alla candidatura di Assenti in regione. Per quanto mi riguarda, la ricandidatura di Assenti va in automatico. Ci sono risultati evidenti in favore di San Benedetto, grazie all’attenzione dimostrata dall’onorevole Albano, dal commissario Castelli e dal presidente Acquaroli, che ha sempre dimostrato di avere un debole per la nostra città. Per tutti loro, Andrea è sempre stato un punto di riferimento territoriale».
Se effettivamente esiste uno scontro, non può prescindere da Ascoli. Altre voci, in tal senso, insistono sul fatto che una parte degli iscritti rivieraschi avrebbe espresso il proprio sfavore alla ricandidatura del consigliere regionale a Palazzo Leopardi: «Si parla di incontri ad Ascoli, ma se sono avvenuti non vi ho mai partecipato – conclude Cava – In Fratelli d’Italia non ci sono dissidi, ma un confronto che ritengono doveroso durante una procedura come quella congressuale. Io sono un fautore della ricerca della posizione unitaria all’interno del partito. Sono fiducioso che anche questa volta si saprà trovare una linea unitaria».
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