Il Tribunale di Ascoli ha condannato a nove mesi un 39enne di San Benedetto, ritenuto colpevole di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. L’uomo dovrà risarcire la vittima, oltre a coprire le spese legali. La sospensione della pena è stata subordinata al pagamento di una provvisionale.
La vicenda ha avuto inizio quando la donna, assistita dall’avvocato Alessandro Angelozzi, ha deciso di interrompere la relazione e la convivenza con l’uomo, dalla quale era nato un figlio. La separazione ha scatenato in lui una reazione ossessiva e aggressiva, che si è tradotta in una serie di minacce e vessazioni.
Secondo l’accusa, il 39enne, difeso dall’avvocato Tiziano Rossoli, avrebbe inviato numerosi messaggi minatori tramite WhatsApp, con frasi intimidatorie e offensive rivolte sia all’ex compagna che al suo nuovo partner. Oltre ai messaggi, l’uomo avrebbe perseguitato la vittima con appostamenti sotto casa e telefonate insistenti, creando un clima di paura e disagio psicologico.
Il giudice, riconoscendo la gravità dei fatti, ha emesso la condanna, ponendo fine a un comportamento che aveva reso la vita della donna insostenibile.
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