Svolta storica nelle adozioni: idonei anche i single, ma nelle Marche calano le richieste

LA CORTE Costituzionale, con sentenza del 21 marzo, ha dichiarato illegittimo l'articolo di legge  che vietava tale possibilità alle persone non sposate per le quali, però, la vita costa di più  
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di Andrea Pietrzela

 

Da oggi anche i single possono fare richiesta d’adozione: la svolta è storica, ma i tempi sono lunghi, le richieste sono crollate e chi vive da solo spende di più rispetto alle coppie

 

Svolta storica nel campo delle adozioni: in Italia anche i single (non sposati) potranno adottare minori stranieri residenti all’estero in situazione di abbandono. Ma in quanti faranno questa scelta?

Il Tribunale del Minorenni di Ancona

 

LA SVOLTA IN TRIBUNALE – La Corte Costituzionale, con la sentenza n.33 depositata il 21 marzo, ha dichiarato illegittimo l’articolo della legge 184/1983 che vietava la possibilità di adozione ai single, definiti ora persone “idonee ad assicurare al minore in stato di abbandono un ambiente stabile e armonioso”. La decisione finale, all’atto pratico, spetterà sempre e comunque a un giudice, che dovrà accertare caso per caso l’idoneità dell’aspirante genitore a educare, istruire e mantenere il minore. L’attuale contesto sociale, però, è caratterizzato da una significativa riduzione delle domande d’adozione e dell’aumento dei costi della vita. Anche nelle Marche.

 

I NUMERI – Le coppie che hanno richiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di minorenni stranieri a scopo adottivo, nel primo semestre del 2024, sono state 234 (al fronte delle 859 del 2014, dieci anni fa). Di queste, solo 6 sono nelle Marche (12esima regione in Italia). Nei primi sei mesi dello scorso anno, il Tribunale per i Minorenni di Ancona ha dato il via libera finale a 8 bimbi che hanno raggiunto la nuova famiglia (dati: report Commissione Adozioni Internazionali). Nel 2023 in totale furono 19 le adozioni nella nostra regione.

L’ITER BUROCRATICO – I tempi dell’intero processo sono lunghi: la media è di 12 mesi che intercorrono tra la domanda di adozione e l’ottenimento del decreto di idoneità, di 8 mesi e mezzo tra il decreto e il conferimento dell’incarico e di poco più di 3 anni tra il conferimento e l’autorizzazione finale all’ingresso del minore. Un’odissea dalla durata totale di circa 4 anni e mezzo, con i bimbi che arrivano in Italia all’età (media) di 7 anni.

 

I SINGLEIn questo contesto, i single potrebbero dare nuova linfa alle adozioni? In Italia le persone che vivono sole aumentano sempre di più: attualmente sono 8.85 milioni, ossia il 15% della popolazione totale (gli uomini sono il doppio rispetto alle donne, dati Moneyfarm). Di questi il 21% ha meno di 45 anni, il 32% ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni e il restante 47% è over 65. E un single, per poter adottare un bambino, deve ovviamente avere anche una disponibilità economica adeguata: secondo l’analisi di Moneyfarm, vivere da soli in Italia comporta infatti una spesa media mensile di 564 euro in più rispetto a chi condivide le spese con un partner. Adottare un bambino da single dunque, seppur da oggi sia possibile, sembra che sarà un’impresa tutt’altro che banale.


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