di Andrea Pietrzela
Da oggi anche i single possono fare richiesta d’adozione: la svolta è storica, ma i tempi sono lunghi, le richieste sono crollate e chi vive da solo spende di più rispetto alle coppie
Svolta storica nel campo delle adozioni: in Italia anche i single (non sposati) potranno adottare minori stranieri residenti all’estero in situazione di abbandono. Ma in quanti faranno questa scelta?
Il Tribunale del Minorenni di Ancona
LA SVOLTA IN TRIBUNALE – La Corte Costituzionale, con la sentenza n.33 depositata il 21 marzo, ha dichiarato illegittimo l’articolo della legge 184/1983 che vietava la possibilità di adozione ai single, definiti ora persone “idonee ad assicurare al minore in stato di abbandono un ambiente stabile e armonioso”. La decisione finale, all’atto pratico, spetterà sempre e comunque a un giudice, che dovrà accertare caso per caso l’idoneità dell’aspirante genitore a educare, istruire e mantenere il minore. L’attuale contesto sociale, però, è caratterizzato da una significativa riduzione delle domande d’adozione e dell’aumento dei costi della vita. Anche nelle Marche.
I NUMERI – Le coppie che hanno richiesto l’autorizzazione all’ingresso in Italia di minorenni stranieri a scopo adottivo, nel primo semestre del 2024, sono state 234 (al fronte delle 859 del 2014, dieci anni fa). Di queste, solo 6 sono nelle Marche (12esima regione in Italia). Nei primi sei mesi dello scorso anno, il Tribunale per i Minorenni di Ancona ha dato il via libera finale a 8 bimbi che hanno raggiunto la nuova famiglia (dati: report Commissione Adozioni Internazionali). Nel 2023 in totale furono 19 le adozioni nella nostra regione.
L’ITER BUROCRATICO – I tempi dell’intero processo sono lunghi: la media è di 12 mesi che intercorrono tra la domanda di adozione e l’ottenimento del decreto di idoneità, di 8 mesi e mezzo tra il decreto e il conferimento dell’incarico e di poco più di 3 anni tra il conferimento e l’autorizzazione finale all’ingresso del minore. Un’odissea dalla durata totale di circa 4 anni e mezzo, con i bimbi che arrivano in Italia all’età (media) di 7 anni.
I SINGLE – In questo contesto, i single potrebbero dare nuova linfa alle adozioni? In Italia le persone che vivono sole aumentano sempre di più: attualmente sono 8.85 milioni, ossia il 15% della popolazione totale (gli uomini sono il doppio rispetto alle donne, dati Moneyfarm). Di questi il 21% ha meno di 45 anni, il 32% ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni e il restante 47% è over 65. E un single, per poter adottare un bambino, deve ovviamente avere anche una disponibilità economica adeguata: secondo l’analisi di Moneyfarm, vivere da soli in Italia comporta infatti una spesa media mensile di 564 euro in più rispetto a chi condivide le spese con un partner. Adottare un bambino da single dunque, seppur da oggi sia possibile, sembra che sarà un’impresa tutt’altro che banale.
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