La Croce Rossa ha donato un nuovo ecografo digitale al “Mazzoni”

ASCOLI - La presidente Borraccini: «Si tratta di uno strumento dalla tecnologia innovativa di cui l’ospedale aveva bisogno»
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Una migliore qualità diagnostica e una maggiore ottimizzazione degli esami: queste le caratteristiche del nuovo ecografo, di alta fascia e completamente digitale, donato all’unità operativa semplice dipartimentale di medicina vascolare dell’Azienda sanitaria territoriale dalla sezione ascolana della Croce Rossa, una delle associazioni del Comitato di partecipazione dell’Ast che ha partecipato, con un progetto ammesso a contributo, al bando “Dotazione sanitarie per gli enti del terzo settore”. Quest’ultimo è stato emesso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli, che ha compartecipato alla spesa fino all’80% del costo complessivo, mentre il rimanente 20% è stato coperto con risorse dell’Ast.

 

La cerimonia di donazione del dispositivo si è svolta negli ambulatori della medicina vascolare dell’ospedale “Mazzoni”, alla presenza del direttore amministrativo dell’Ast picena, Paola D’Eugenio, del direttore dell’Uoc di medicina interna e dell’Uosd di medicina vascolare, Mariavirginia Boni, del presidente della Croce Rossa di Ascoli, Loredana Borraccini, e del presidente del Comitato di partecipazione dell’Ast, Maurizio Ramazzotti.

 

«Questa sinergia che si è creata tra le associazioni del terzo settore, la Fondazione Carisap e l’azienda sanitaria – evidenzia il direttore amministrativo dell’Ast, Paola D’Eugenio –  ha portato, nell’ambito della partecipazione al bando della Fondazione, alla concretizzazione di questa progettualità. Ringrazio, dunque, sia la Croce Rossa per la donazione, realtà sempre attenta alle esigenze della comunità e nostra partner anche nelle attività di trasporto, e la Fondazione».

 

«Donare un ecografo all’ospedale “Mazzoni” – evidenzia Loredana Borraccini  – è stata una scelta di umanità e di solidarietà nei confronti di chi necessita di esami approfonditi e preventivi, ma ha difficoltà nel recarsi altrove per eseguirli. Si tratta di uno strumento dalla tecnologia innovativa di cui l’ospedale di Ascoli aveva bisogno».

 

«L’ecografia – spiega la dottoressa Mariavirginia Boniè diventata una metodica indispensabile in ambito internistico per un adeguato iter diagnostico, sia nei pazienti ambulatoriali, sia nei pazienti ricoverati. In particolare, per i degenti, l’esame ecografico eseguito dai medici del reparto, oltre a facilitare la diagnosi, è in grado di ridurre i tempi del ricovero e il carico sull’unità operativa complessa di radiodiagnostica».


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