Parco Ballarin, Piunti: «Perché non chiedere il parere dell’Autorità di Vigilanza?»

Il giardino inclusivo nell’area “Ballarin”

di Giuseppe Di Marco

Continua la diatriba del Ballarin: un’annosa questione che ieri pomeriggio è stata nuovamente portata in commissione lavori pubblici e urbanistica, con lo scopo di illustrare la variazione planivolumetrica al progetto di restyling dell’area dove un tempo sorgeva lo stadio della Samb.

Variazione che, occorre ricordarlo, coinvolge i due volumi del museo e del padiglione: questi saranno uniti in un’unica struttura dalla forma articolata e con una superficie più ampia di circa 200 metri quadri. In commissione è stato messo in evidenza che allo spazio museale sarà aggiunta un’aula didattica polifunzionale. Nel medesimo alveo verranno posizionati servizi, nonché un punto ristoro, che verrebbe dato in gestione ad associazioni che prevedono l’impiego di personale diversamente abile.

Con le risorse messe a disposizione della Fondazione Carisap (450.000 euro) inoltre, si dovrebbe realizzare il “giardino di tutti”, sorta di parco nel parco, area inclusiva con al suo interno attrezzature quali giostre, teleferiche e scivoli.

In generale, però, la minoranza non si è detta convinta, e ha rimarcato le differenze tra l’idea progettuale presentata quasi tre anni fa e quanto si andrà a realizzare con la modifica. «Mi chiedo se non sia il caso di chiedere, a tutela del Consiglio comunale, il parere dell’Autorità per Vigilanza sui Lavori Pubblici – ha detto Pasqualino Piunti – per capire se dall’ufficio urbanistica e dalla Soprintendenza debbano pervenire valutazioni a tale variazione. Inoltre sarei curioso di sapere chi ha firmato quest’ultima versione del progetto, dato che verrà ulteriormente modificato».

Dal canto suo, invece, Paolo Canducci ha chiesto se si stia tenendo conto del tempo di standby del cantiere. I lavori, va ricordato, sono stati sospesi proprio per mettere nero su bianco ed approvare la variazione planivolumetrica.