Residenza per anziani ed ex Ipsia, l’opposizione: «Progetti finanziati ma cantieri bloccati, il sindaco spieghi le sue intenzioni»

COMUNANZA - Tuonano i consiglieri di opposizione Francesca Perugini, Alberto Antognozzi e Domenico Gionni di fronte alla fase di stallo delle opere: «Vigileremo denunciando in ogni sede eventuali abusi e chiedendo conto anche ad altri soggetti istituzionali, nell'ipotesi che si vogliano autorizzare forzature»
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I consiglieri comunali di Comunanza Antognozzi, Gionni e Perugini

 

Due opere considerate strategiche per Comunanza sono al centro delle critiche mosse dall’opposizione consiliare al sindaco Domenico Sacconi. Le opere sono la struttura sociosanitaria residenziale per anziani non autosufficienti e la ristrutturazione del Palazzo ex Ipsia.

 

I consiglieri Francesca Perugini, Alberto Antognozzi e Domenico Gionni denunciano: «Dopo nove mesi viviamo un paradosso: nessun nuovo progetto, nessun nuovo finanziamento e addirittura il blocco dei cantieri. Sacconi si nasconde dietro la presunta insostenibilità economica delle opere, senza mai entrare nel merito.

Una politica opposta a quella di Alvaro Cesaroni (ex sindaco, ndr) il quale, oltre ad aver assicurato il finanziamento per gli investimenti, ne avrebbe garantito una gestione efficace e la piena sostenibilità».

 

Il progetto della struttura residenziale per anziani

LA STRUTTURA SOCIO SANITARIA – La struttura socio sanitaria, ricordano Perugini, Antognozzi e Gionni, ospiterebbe 34 posti totali, di cui 9 per anziani autosufficienti i e 25 per destinati alla categoria RD3, cioè “anziani e non in condizione di disabilità, con nulla o limitata autonomia e non richiedenti interventi sanitari continuativi, temporaneamente o permanentemente prive di sostegno familiare o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia valutata temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale”.

 

«Si tratta – continua l’opposizione – di una casistica oramai tristemente diffusa nelle famiglie, in particolare in un territorio come quello montano, dove il costante innalzamento dell’età media richiede una risposta in termini di servizi. Questa struttura è pensata per offrire assistenza qualificata e creare almeno 30 posti di lavoro stabili che arrivano a 50, se si considerano gli operatori indiretti. Parliamo di assistenti, oss e infermieri reclutabili anche tra i giovani del territorio».

Perugini, Antognozzi e Gionni entrano nel merito della questione economica: «Il mutuo da 3,5 milioni di euro, per la realizzazione della struttura, è già stato acceso con la Cassa Depositi e Prestiti. Il Comune ha iniziato a rimborsare le rate, ma l’opera è ferma. Così facendo, non si permette all’Ente di far fronte ai pagamenti attraverso i proventi della gestione».

 

PALAZZO EX IPSIA «Questo è un progetto finanziato e pronto a partire, che darebbe nuova vita a un edificio storico di Comunanza, dotato di moltissimi spazi da destinare a formazione, associazioni ed eventi – sono ancora le parole dei consiglieri di minoranza – Non esiste una spiegazione plausibile al blocco dell’opera.

Alla luce di quanto esposto, chiediamo con forza che il sindaco Sacconi chiarisca pubblicamente, in merito alle voci secondo cui si vorrebbero stornare ben 2,5 milioni di euro, acquisiti dalla precedente Amministrazione e destinati proprio alla ristrutturazione dell’ex Ipsia, per realizzare un altro progetto e cancellando la struttura per anziani.

Se così fosse, il danno sarebbe duplice: innanzitutto Sacconi condannerebbe a morte per inagibilità il Palazzo ex Ipsia, edificio di enorme potenzialità che conserva alcuni elementi di pregio storico-architettonico tutelati, privando allo stesso tempo la comunità di un servizio urgente e necessario come la struttura per anziani».

 

Netto è il commento di Perugini, Antognozzi e Gionni: «Vigileremo e saremo inflessibili, denunciando in ogni sede eventuali abusi e chiedendo conto anche ad altri soggetti istituzionali, nell’ipotesi che vogliano autorizzare forzature. Tra l’altro è necessario scongiurare il rischio concreto di danno erariale, oltre che tutelare il Comune da eventuali contenziosi».

 

I consiglieri citano poi altri progetti: la Piscina comunale, il recupero di Palazzo Saladini, la riqualificazione dell’Alveo fluviale con ponte di collegamento e il nuovo Sistema tecnologico di raccolta rifiuti: «Sacconi si trova in dote un pacchetto di opere pronte e finanziate, il suo unico impegno è dare corso alle procedure».


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