Nel riquadro, Domenico Sacconi
Il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi risponde ai consiglieri di opposizione Francesca Perugini, Alberto Antognozzi e Domenico Gionni che hanno denunciato l’immobilismo di alcuni cantieri ritenuti importanti per la collettività e chiesto allo stesso sindaco chiarezza sulle intenzioni della nuova Amministrazione comunale in merito a quelle opere (leggi qui).
«È evidente – sono le parole del primo cittadino di Comunanza – che la minoranza non è entrata ancora nell’ottica che oggi c’è una nuova classe dirigente che amministra in base agli impegni presi attraverso il proprio programma e un proprio nuovo modello amministrativo e metodo.
L’intervento dei consiglieri di opposizione che, ricordo, erano assessori nella precedente amministrazione, si chiude con: “Sacconi si trova in dote un pacchetto di opere pronte e finanziate, il suo unico impegno è dare corso alle procedure”.
La dote a cui si fa riferimento – incalza il primo cittadino di Comunanza – è un mutuo, dunque un debito, di 3,5 milioni, pagati rigorosamente a rate di 150 mila euro l’anno per 30 anni attraverso le tasse dei cittadini comunanzesi, per realizzare una struttura sociosanitaria a cui, prima della contrazione del mutuo, la Regione Marche aveva negato l’autorizzazione a essere convenzionata.
Insieme a questa, l’annosa vicenda della piscina coperta, appaltata dalla precedente amministrazione senza studio di sostenibilità e prefattibilità economica.
È chiaro che quello che i consiglieri di minoranza etichettano come un nascondersi “dietro la presunta insostenibilità economica delle opere” è in realtà prudenza e responsabilità esercitata nel miglior interesse della comunità, in considerazione del fatto che a quanto ci sembra, più che di una cospicua dote, l’eredità della passata amministrazione appare più come una vera e propria sciagura.
Infatti, se l’attuale amministrazione si è riservata di analizzare in modo approfondito gli investimenti della residenza RD3 e la piscina coperta è perché sin da subito sono emerse delle anomalie gravi.
Il minimo che la presente amministrazione potesse fare, per onorare il suo unico vero impegno, e cioè quello con i cittadini e con la comunità, era dunque procedere con la massima cautela, studiando e confrontandosi con esperti, spesso sostenendo anche dei costi, pur di arrivare al male minore.
Ma non abbiamo mai fatto segreto della nostra volontà di procedere in maniera radicalmente opposta all’amministrazione precedente.
Di priorità importanti e gravi ne abbiamo avute in questi primi mesi, i cui risultati stanno arrivando. Dopo 8 anni, restituiremo l’Asilo Nido Bianconiglio a settembre 2025.
Per non parlare inoltre di tutte le prestigiose iniziative fatte nell’anno, da Autunno nei Sibillini, Pro Loco in festa, rilancio della Fiera degli uccelli, un Natale con luminarie che sono state sotto gli occhi di tutti, nonché la sostituzione di tutti i corpi illuminanti del Paese e frazioni. Il Paese ha recuperato “luce”, prima era al buio».
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